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L'OSPITE - ARNO ROSSINI«Se giochi a ping pong con i portieri, come titolare poi ti ritrovi un fantasma»

29.08.18 - 11:56
Imperfetto contro il Thun, David Da Costa ha fatto il pieno di critiche. «Ma va aspettato e sostenuto, come fece Babbel con Omlin. Abascal sta un po' pasticciando»
Keystone
«Se giochi a ping pong con i portieri, come titolare poi ti ritrovi un fantasma»
Imperfetto contro il Thun, David Da Costa ha fatto il pieno di critiche. «Ma va aspettato e sostenuto, come fece Babbel con Omlin. Abascal sta un po' pasticciando»
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LUGANO - Una prestazione poco convincente, a Thun, l'hanno fornita tutti i bianconeri. Quelli che avrebbero dovuto "offendere", quelli incaricati di inventare, quelli schierati in difesa e... il portiere. Proprio su quest'ultimo, quel Da Costa tornato tra i pali in Coppa, si sono però concentrate le lamentele più feroci. "Impacciato", "imperfetto", "in ritardo"... l'estremo difensore del Lugano ha rimediato critiche e fatto storcere nasi. Lui che dovrebbe sì portare esperienza ma che anche - dopo i guai fisici - andrebbe atteso. In fondo pure a un campione come Handanovic, pessimo contro il Torino, può capitare una giornata storta...

«Mettiamola così: non è un gran momento per i portieri - è intervenuto Arno Rossini - Per quanto riguarda l'estremo difensore dell'Inter, per i suoi errori, non so proprio cosa dire. Starà a Spalletti sostenerlo e farlo ripartire».

Per quanto riguarda Da Costa invece?
«La situazione a dire il vero è molto simile. Ha avuto delle incertezze, questo è vero; non mi sembra in ogni modo il caso di bacchettarlo troppo. Ripresosi dopo l'infortunio alla spalla e tornato titolare, andrebbe solo tranquillizzato e consolato».

Niente critiche?
«Sicuramente non da parte della società, dello staff tecnico. Il club dovrebbe sostenere il suo tesserato, uno che, giocando in quel ruolo, sarà uno degli uomini chiave nella corsa alla salvezza».

Via Kiassumbua, se il 32enne non è al meglio c'è comunque la possibilità di schierare Baumann.
«No, non scherziamo. Così facendo, creando confusione, il Lugano rischia di bruciare i suoi portieri. Era stato detto che Baumann sarebbe stato titolare, che avrebbe avuto la fiducia della società... non è stato così. È vero, ha fatto degli sbagli, ma appena Da Costa ha ritrovato una buona condizione è stato messo da parte. Tanti cambi generano insicurezza. Non va bene».

Meglio scegliere un titolare e proseguire con quello?
«Esatto. Rimango convinto che Da Costa sia l'uomo giusto al posto giusto. Quindi... che lo si "blindi", che gli si dia la possibilità di sbagliare senza essere immediatamente giudicato. Così facendo, ne sono certo, con il tempo crescerà fino a tornare a essere affidabile. Guardate, per esempio, cosa ha fatto il Lucerna con Omlin ai tempi di Babbel: lo ha aspettato nonostante gli errori grossolani, ha pazientato nonostante la sua poca continuità... E ora si trova tra le mani un portiere assolutamente affidabile».

Tutto vero, tutto giusto. Abascal sta però cambiando tanto nel tentativo di limitare i punti persi: confermando chi è incerto rischi parecchio.
«Credo che affidarsi a un portiere che sa di giocare sempre, che si sente protetto, sia la scelta giusta. Una scelta che alla lunga paga. In questo momento il tecnico bianconero sta un po' pasticciando, sta facendo passare il messaggio sbagliato. La responsabilità dell'allenatore è anche quella di gestire a livello emozionale il gruppo. Non puoi permetterti di "scherzare" con la sensibilità dei singoli: così facendo crei solo dei dubbi, delle insicurezze. Il mister sta forse pagando la scarsa esperienza e comunque dovrebbe mostrarsi più pronto nel gestire le pressioni esterne. In un campionato molto tirato, nel quale conta prima di tutto non prenderle, essere solidi dietro è fondamentale. Se giochi a ping pong con i portieri finisce che come titolare ti ritrovi con un fantasma».

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