Cerca e trova immobili

SUPER LEAGUESinghiozzi bianconeri: quando lo starter non è un amico

14.08.18 - 15:47
Gli sprint al via non sono un marchio di fabbrica del Lugano. Nei primi turni delle ultime Super League i bianconeri hanno infatti spesso stentato
TI-Press
Singhiozzi bianconeri: quando lo starter non è un amico
Gli sprint al via non sono un marchio di fabbrica del Lugano. Nei primi turni delle ultime Super League i bianconeri hanno infatti spesso stentato
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Due sconfitte, tante incertezze e, in generale, troppi punti gettati alle ortiche. Le prime settimane di stagione hanno avuto un retrogusto amarognolo per il Lugano, partito sognando un campionato tranquillissimo (e non celando qualche ambizione) e invece ritrovatosi nuovamente a battagliare vicino alla coda della graduatoria.

Uscire dai blocchi con un tempo di reazione non fenomenale non è in ogni caso una novità per i ticinesi i quali - quasi sempre - da quando sono tornati in Super League, nelle prime uscite hanno convinto poco. I quattro punti fin qui messi insieme dal gruppo di oggi sono infatti perfettamente in linea con i bottini raccolti nelle passate tre stagioni.

Nel 2015/16, con Zdenek Zeman in panca, un Lugano neo promosso fece, per esempio, peggio. Nei primi 360' di cammino arrivò infatti un solo successo (1-0 con il Vaduz alla terza giornata), mentre ci furono addirittura tre sconfitte. La più dolorosa delle quali fu un 1-6 incassato a Zurigo dal GC alla quarta. L'altalena continuò per tutta la stagione, con la salvezza che fu centrata solo all'ultimo turno.

Nel 2016/17 il via fu migliore. Agli ordini di Andrea Manzo i ticinesi sgambettarono lo Young Boys (2-1) e il Sion (3-1), cancellando così la delusione per le sconfitte patite contro Lucerna e Vaduz. La corsa rallentò notevolmente nella seconda parte del "girone d'andata", al termine del quale ci fu l'avvicendamento - vincente - in panchina, con l'arrivo di Paolo Tramezzani.

L'anno scorso, infine, pure Pier Tami non riuscì a garantire un avvio sprint. Quattro turni: una vittoria (a Losanna), un pari senza reti (con lo Zurigo) e due 0-1 (contro Lucerna e San Gallo). Tra periodi neri e grandi risalite il matrimonio tra i bianconeri e il tecnico ticinese durò fino a primavera, prima di dissolversi liberando il posto in panchina per Abascal.

Lo stesso mister che, ora, spera che la storia non si ripeta. Spera che la squadra acceleri in fretta e riesca a regalargli una stagione serena, con un finale senza scossoni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE