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SUPER LEAGUE«Lugano, devi rimanere sereno. E non parlo di una serenità di facciata»

11.08.18 - 08:00
Ex allenatore di bianconeri e Grasshopper, Pier Tami ha sbirciato al match di Cornaredo: «Per favore non parliamo di partita decisiva o altro del genere»
Keystone
«Lugano, devi rimanere sereno. E non parlo di una serenità di facciata»
Ex allenatore di bianconeri e Grasshopper, Pier Tami ha sbirciato al match di Cornaredo: «Per favore non parliamo di partita decisiva o altro del genere»
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LUGANO - Ultime due squadre allenate, con fortune alterne: Grasshopper e Lugano. Proprio le due che questa sera si sfideranno contendendosi una... boccata d'ossigeno. Pier Tami sarà di certo spettatore interessato del match di Cornaredo, incontro che potrebbe lasciare il segno sul morale prima ancora che sulla classifica di entrambe.

«Sì ma per favore non parliamo di partita decisiva o altro del genere - ha sottolineato proprio il 56enne tecnico ticinese - il campionato è appena cominciato, ogni discorso di questo tenore non avrebbe senso».

Come si può inquadrare allora l'incrocio tra bianconeri e Cavallette?
«Si può dire che sarà una partita importante, nella quale a rischiare di più saranno gli zurighesi, già in ritardo in graduatoria e per di più di scena in trasferta. Tutto qui».

E anche più in difficoltà.
«Si deve essere onesti e riconoscere che la truppa di Fink non ha fin qui avuto un gran calendario. Ha perso la prima contro lo Young Boys, il derby nella seconda e poi a Basilea la terza. Contro altre rivali, forse, i risultati sarebbero stati diversi».

Tre partite sono pochine per qualsiasi giudizio. Bastano però per allarmarsi, in caso di numeri negativi?
«Credo che le prime valutazioni si possano fare solo dopo sei, sette incontri. Non prima. In questa fase si dovrebbe pensare più alle prestazioni che ai risultati. Per quanto riguarda Lugano e GC, ci potrebbe essere preoccupazione se l'obiettivo di una o entrambe fosse il titolo. Non penso tuttavia sia questo il caso».

È in ogni caso indubbio che perdere aumenta l'insicurezza e i malumori. Come si può non barcollare?
«Si deve continuare a lavorare, dimostrando l'intelligenza necessaria per rimanere sereni. E non sto parlando di una serenità di facciata. Piuttosto di quella data dalla convinzione di aver fatto un buon lavoro a bocce ferme».

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