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Al Tourbillon i bianconeri hanno offerto una prestazione frizzante. Guai però lasciarsi andare in facili entusiasmi...
LUGANO - Nonostante alla vigilia ci fosse un po' pessimismo – viste le pesanti assenze di Sulmoni, Bottani e Janko e visto il mercato molto “arido” inscenato sin qui dai bianconeri – il Lugano ha iniziato il suo campionato come meglio non poteva: vincendo sul sempre ostico campo del Tourbillon contro un Sion che puntava immediatamente a partire fortissimo per dimenticarsi la deludentissima stagione scorsa.
La stagione di Gerndt e compagni è iniziata con il botto: al 4' un innocuo disimpegno di Mihajlovic da circa 70 metri ha beffato Maisonnial. Il portiere dei vallesani – che ha calcolato male la traiettoria del pallone – si è fatto scavalcare beffardamente dalla sfera che si è poi infilata nella porta alle sue spalle. Vantaggio che è poi diventato doppio al 38' quando Daprelà – grazie a un bel movimento davanti alla porta avversaria – ha portato i suoi sul 2-0. Nel secondo tempo il Lugano si è difeso con ordine e il 2-1 messo a segno da Grgic su rigore al 73' (penalty concesso per fallo di mano di Golemic) ha solo illuso i padroni di casa. Il punteggio infatti non è più cambiato.
È stata soprattutto la compattezza difensiva l'arma in più del complesso di Abascal in terra vallesana: malgrado la già citata assenza di Sulmoni e la partenza di Rouiller, i ticinesi hanno infatti imbavagliato come meglio non potevano le poche folate offensive del Sion. E questo è senza dubbio un buon punto di partenza, in attesa di qualche movimento in entrata che possa allargare il ventaglio di scelte a disposizione del Mister... Con due-tre innesti mirati e con lo spirito battagliero mostrato ieri pomeriggio al Tourbillon, ecco che il Lugano targato Abascal potrebbe anche sorprendere in positivo quest'anno. Ma che questa vittoria non crei troppi facili entusiasmi... Alla fine siamo soltanto in luglio, alla prima di 36 durissime battaglie.
