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Il giovane terzino italiano dovrebbe presto arrivare a Cornaredo: «Il contratto? Tre anni, a quanto ne so. Anche questo mi ha spinto ad accettare»
LUGANO - Ottimo nelle Giovanili della Roma, poi un passaggio nella U19 della Fiorentina prima del professionismo, con Arezzo e Piacenza. Edoardo Masciangelo sta salendo con buona lena la sua personalissima scala del pallone. Prossimo gradino: il Lugano. Il giovane romano (22 anni a luglio) è infatti da tempo promesso sposo del club bianconero il quale, pur senza averlo reso ufficiale, ha già confermato il suo ingaggio.
«Non ci crederete ma per me giocare a Lugano è davvero un sogno che si avvera - ha raccontato il terzino, che nell'ultima stagione ha collezionato 34 presenze in C1 - Stiamo parlando di un club cresciuto molto negli ultimi anni. Di una società che ha partecipato all'Europa League, che ha dimostrato di sapersi far valere in campionato. Che è solida e ambiziosa. Ho parlato con Renzetti e Manna e mi hanno sorpreso con la loro determinazione. Mi cercavano in tanti ma dopo essermi incontrato con i due dirigenti non ho avuto dubbi sulla scelta da fare».
Eppure la firma non è ancora arrivata.
«Vero. Ma, sinceramente, di queste cose so poco. Se ne occupa il mio agente. So che c'è stata una trattativa con il Piacenza. Che si è trovato l'accordo. Penso che l'ufficialità sia solo una questione di tempo. Tanto più che per portarmi in Svizzera il Lugano ha comprato il mio cartellino. Non ero svincolato: avevo ancora un anno di contratto con il mio ex club».
Per quanto ti sei legato alla società bianconera?
«Tre anni, a quanto ne so. Anche questo mi ha spinto ad accettare. In fondo se un club ti offre un triennale vuol dire che davvero crede in te. E questo, potete credermi, è davvero importante».
Che idea ti sei fatto dell'avventura che sta per cominciare?
«Il pallone svizzero? Ho seguito molte partite del Lugano. Ho visto un calcio molto fisico e tecnico. Un calcio che nemmeno nella Serie B italiana si trova. A parte la possibilità di affrontare rivali come Basilea e Young Boys, stiamo parlando di una Serie A, di un'eccellenza».
Nella quale tu che spazio avrai?
«Dovrò lavorare molto soprattutto a livello atletico. Una volta abituatomi alla nuova realtà, spero tuttavia di poter lasciare il segno. L'obiettivo è quello di crescere molto in questa nuova esperienza e di riuscire dare un contributo importante alla squadra».
