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SUPER LEAGUE«Sacrificio e forza mentale: crediamo nella missione salvezza. Lugano? Quasi a posto»

03.05.18 - 07:01
Maurizio Jacobacci, al timone del Sion dallo scorso 6 febbraio, lancia la volata finale: «Ora abbiamo il destino nelle nostre mani, l'importante è non mollare»
Keystone
«Sacrificio e forza mentale: crediamo nella missione salvezza. Lugano? Quasi a posto»
Maurizio Jacobacci, al timone del Sion dallo scorso 6 febbraio, lancia la volata finale: «Ora abbiamo il destino nelle nostre mani, l'importante è non mollare»
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SION - Alla guida del Sion dallo scorso 6 febbraio, quando la squadra si trovava ultima, in piena crisi e ad un preoccupante -6 dal penultimo posto, Maurizio Jacobacci - subentrato al posto di Gabri che a sua volta aveva sostituito Tramezzani in ottobre -, ha saputo invertire la rotta e risollevare i vallesani. Tornati a respirare grazie ai 16 punti conquistati nelle ultime 12 partite - quelle col mister 55enne al timone -, i biancorossi hanno superato il Losanna e attualmente si trovano a quota 33 in classifica (+2 sui vodesi, -3 dal Thun).

A quattro giornate dal termine la bagarre-salvezza è ancora accesissima, ma ora il Sion ha il destino nelle proprie mani. «C'è la soddisfazione di non essere più ultimi, un fattore sicuramente importante, ma non abbiamo ancora raccolto per quanto seminato - spiega il mister Maurizio Jacobacci - Nelle ultime due partite (2-2 col Basilea, 3-3 con lo Zurigo, ndr) per gioco espresso e occasioni create meritavamo di vincere e uscire dal campo con la posta piena. Domenica al Letzigrund abbiamo avuto 12' di rilassamento che ci hanno condizionati. Dopo un buon inizio e il doppio vantaggio ci siamo trovati sotto, ma siamo stati capaci di ritrovare il pareggio e avremmo potuto spuntarla 4-3. Anche la sconfitta col Lugano (0-1, ndr) non ci ha premiati: si poteva chiudere tranquillamente con un punto».

Qualche rimpianto dunque per quanto raccolto, ma il trend e i segnali lasciano ben sperare i tifosi vallesani. «Noi crediamo nella missione salvezza anche perché sappiamo quello di cui siamo capaci, ma nel calcio è importante anche la concretezza. Ora ci mancano 4 partite e abbiamo il destino nelle nostre mani, faremo di tutto per salvare la categoria. Pian piano abbiamo guadagnato punti e lasciato l'ultimo posto, adesso sta a noi completare l'opera. L'importante è non mollare e continuare il lavoro svolto da 3 mesi a questa parte: serve sacrificio fino alla fine e la giusta forza mentale».

Lugano e Grasshopper, appaiati a quota 38 punti, sono quasi "a posto"... «Esatto, quasi a posto. Con due rovesci potrebbero ritrovarsi di nuovo immischiati nella bagarre. Il prossimo turno darà risposte importanti, certo Lugano e GC possono ancora permettersi un mezzo passo falso. Noi giochiamo in casa con l'YB, mentre il Losanna sfida lo Zurigo in trasferta. Il Thun, a quota 36, ha un margine d'errore. Noi, rispetto alle altre squadre sul fondo, abbiamo una migliore differenza reti».

Il prossimo ostacolo sul cammino del Sion è lo Young Boys, fresco campione svizzero. Festeggiato nel weekend il titolo dopo 32 lunghi anni d'attesa, i bernesi potrebbero - anche inconsciamente - concedere qualcosina a livello di grinta e intensità. «Non posso dirlo, ma penso che faranno di tutto per vincere anche le ultime sfide e finire in bellezza. Noi dovremo fare una partita molto accorta, giocando concentrati dal primo all'ultimo minuto. Con grinta e forza mentale potremo fare bene, altrimenti non possiamo pensare di fare punti. Molto dipenderà da noi, ma sappiamo quanto vale l'YB», conclude Maurizio Jacobacci.

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