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SUPER LEAGUE«Licenza? Un atto dovuto. Ora la salvezza!»

23.04.18 - 13:07
Il presidente del Lugano Angelo Renzetti si è espresso anche sulla delicata situazione dei portieri: «Gravi errori di valutazione, ma quando vedo certe cose mi inc...o»
TiPress
«Licenza? Un atto dovuto. Ora la salvezza!»
Il presidente del Lugano Angelo Renzetti si è espresso anche sulla delicata situazione dei portieri: «Gravi errori di valutazione, ma quando vedo certe cose mi inc...o»
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LUGANO - Luce verde per il Lugano: il club presieduto da Angelo Renzetti ha ricevuto la licenza in prima istanza per disputare il prossimo campionato di Super League ed, eventualmente, l'Europa League. Un bel riconoscimento per una società che negli ultimi anni è cresciuta costantemente.

«È diventato un atto dovuto visto che facciamo di tutto per ottenere questo riconoscimento - le parole del presidente dei sottocenerini - Ormai non è più una novità, dato che lo stiamo facendo da anni. Ora l'importante sarà mantenere la Super League... E poi, aspetto da non sottovalutare, abbiamo ricevuto un encomio da parte dell'Uefa per come abbiamo organizzato l'Europa League. Questo lo reputo ancora più importante...». 

Restiamo in tema europeo, a livello economico com'è andata? «Non ci abbiamo guadagnato, visti i diversi investimenti fatti sia per le trasferte che per la rosa. Con questi ultimi intendo anche coloro che lavorano in ufficio... Alla fine è stata un'esperienza bellissima ma sotto l'aspetto finanziario neutra... Ad ogni modo è un'avventura che mi piacerebbe rivivere». 

Capitolo stadio, come siamo messi? «Per il momento noi non siamo coinvolti. Il Comune deve mettere al corrente la Lega periodicamente sui vari step che porteranno alla costruzione del nuovo impianto, mantenendo le varie scadenze concordate con la SFL...». 

A livello sportivo, non si può non parlare della prestazione deludente fornita sabato a Zurigo da Kiassumbua. Qual è il punto di vista del presidente? «È una situazione che non ci aspettavamo. È grave, ci sono stati errori nostri di valutazione. Non mi arrabbio soltanto per le papere e per gli errori. Il fatto, però, che questi avvengano così spesso è preoccupante. Il portiere dev'essere costantemente in movimento, deve parlare con i compagni e reagire sempre in modo attivo. Quando vedo che un professionista non fa queste cose, mi inc...o». 

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COMMENTI
 

Indira69 5 anni fa su tio
Almeno,ha finalmente ammesso pubblicamente,di aver scelto due ciofeche come portieri,é già un passo.
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