SUPER LEAGUELugano, ora serve davvero un'inversione di tendenza

LUGANO - Tami, Renzetti, Abascal, Samuel, Croci-Torti, ecc... Tutti questi nomi oggi sono soltanto contorno. Al centro ci deve essere solo il Lugano e il suo futuro che ci si augura possa essere in Super League. 

I bianconeri – reduci da sei brucianti ko filati – non potranno fallire l'incontro di domani sera contro il Thun. La classifica è cortissima e non autorizza ulteriori passi falsi: il Sion, ultimo della classe, è in ripresa e ha ottenuto sette punti nelle ultime quattro gare. Dal canto loro Grasshopper, Thun, Lugano e Losanna sono racchiuse in un solo punto. Ecco perché la sfida di domani contri i bernesi potrebbe rappresentare un importante spartiacque per la stagione dei sottocenerini. Perderla significherebbe finire in un mare di guai. Anche perché l'incontro successivo è in agenda al Tourbillon – mercoledì 18 aprile – contro i vallesani. Un'altra sfida molto pericolosa. 

Salutato Tami nella serata di lunedì, domani Sabbatini e compagni saranno guidati per la prima volta in panchina dal Mister ex Chiasso Guillermo Abascal. La speranza è che il tecnico spagnolo possa portare subito una ventata d'entusiasmo al gruppo. Oggi, infatti, è ciò di cui ha maggiormente bisogno il Lugano, al di là di schemi tattici e altro... 

In stagione nei tre precedenti stagionali contro il Thun il Lugano non ha mai perso, ottenendo due vittorie e un pareggio. Un piccolo (anzi piccolissimo) dato confortevole per i bianconeri... Attenzione però alla squadra dell'Oberland bernese poiché è reduce da due successi filati, ottenuti contro Grasshopper e Lucerna... E soprattutto non subisce gol da tre partite.