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SUPER LEAGUEPunti, non applausi: Lugano e quell'obiettivo da rivedere

06.04.18 - 10:44
Domenica i bianconeri sfideranno il Basilea a Cornaredo. Reduci da cinque sconfitte consecutive non possono cercar ghirigori quanto piuttosto badare alla sostanza
Ti-Press
Punti, non applausi: Lugano e quell'obiettivo da rivedere
Domenica i bianconeri sfideranno il Basilea a Cornaredo. Reduci da cinque sconfitte consecutive non possono cercar ghirigori quanto piuttosto badare alla sostanza
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LUGANO - Il Basilea per ripartire? Domenica (ore 16) il Lugano sfiderà i renani; l'obiettivo dei ticinesi è quello di tornare a fare punti dopo cinque sconfitte consecutive.

Il margine sull'ultima della classifica, quella che a fine anno si accomoderà in Challenge League, si sta assottigliando sempre più. È dunque meglio che, se non vorranno essere proprio loro a salire sull'ascensore, i bianconeri si rimettano in marcia. I numeri sono infatti impietosi: dopo i sogni cullati fino a fine febbraio, il Lugano ha infilato solo delusioni. Per quanto tempo ancora potrà continuare a guardare dall'alto verso il basso le rivali impegnate nella corsa alla salvezza? Non molto ci verrebbe da dire, pur tenendo conto della velocità - comunque ridotta - tenuta da chi viaggia in coda.

Sabbatini e soci non dovranno in ogni caso troppo preoccuparsi di quel che combinano le avversarie. Piuttosto dovrebbero impegnarsi per ritrovare almeno un po' di quella tranquillità che ha permesso loro di arrivare, un paio di mesi addietro, ad annusare l'Europa. Più che rincorrere ghirigori, i bianconeri dovranno mostrarsi concreti come non sono stati nelle ultime uscite. Solo così potranno sperare di sgambettare un Basilea che, pur lontano dai picchi raggiunti nei campionati scorsi, rimane un avversario molto scomodo da affrontare. Giocare in casa potrebbe aiutare il Lugano (senza lo squalificato Mariani), a patto che il vestito buono sia lasciato nell'armadio, sostituito dall'armatura. Brutto e vincente (o almeno non battuto)? Questa equazione fa rabbrividire i cultori del bel calcio e di sicuro non troverà pienamente d'accordo Pier Tami. Adesso, tuttavia, non conta strappare applausi, con quelli non ci si salva; sono i punti, anche pochi e subito, che vanno assolutamente raggranellati.

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