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CHALLENGE LEAGUEBordoli è tornato in sella: «Sì, è stato emozionante»

06.02.18 - 07:01
L'ex allenatore del Lugano, ora alla guida del Winterthur: «I vari Freuler, Akanji e Mehmedi sono usciti da questo club. Vogliamo continuare a formare i giovani»
Keystone
Bordoli è tornato in sella: «Sì, è stato emozionante»
L'ex allenatore del Lugano, ora alla guida del Winterthur: «I vari Freuler, Akanji e Mehmedi sono usciti da questo club. Vogliamo continuare a formare i giovani»
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WINTERTHUR - È iniziata con un pareggio - 1-1 contro il Rapperswil  - la nuova avventura di Livio Bordoli sulla panchina del Winterthur. L'ex allenatore del Lugano - uno degli artefici della promozione bianconera del 2015 - è ripartito dal club zurighese. Alla Schützenwiese il tecnico verzaschese ha il compito di valorizzare i diversi giovani presenti in organico. La salvezza, infatti, dopo la rinuncia del Wohlen a disputare il prossimo campionato in Challenge League, non è più in discussione. 

Livio, che emozioni hai provato domenica a tornare su una panchina di Challenge League?
«C'è stata un po' di emozione, questo è indubbio. Nonostante le partite in Challenge League ormai contino poco, allo stadio regnava una piacevole atmosfera. Erano presenti ben 2'300 spettatori».

L'1-1 con il Rapperswil è un risultato che vi ha soddisfatto?
«A fine partita c'era molto rammarico. Abbiamo creato diverse occasioni, mentre loro hanno sfruttato una delle pochissime palle gol. Nel girone d'andata il Winterthur aveva perso entrambe le sfide con il Rapperswil, dunque prendiamo questo pareggio come un piccolo passettino avanti».

Cosa ti ha chiesto la società una volta saputo della rinuncia del Wohlen a disputare il prossimo campionato cadetto? 
«Un girone di ritorno migliore di quello d'andata. Winterthur è sempre stato un club formatore, i vari Freuler, Akanji e Mehmedi sono usciti dal club zurighese. La società vuole continuare a valorizzare i suoi giovani e, perché no, sfornare altri grandi talenti. Oggi ne abbiamo cinque nel giro delle varie nazionali». 

Come siete rimasti d'accordo con la società? Quando deciderete se proseguire insieme?
«Già prima di fine stagione. Non penso che aspetteremo il termine del campionato. Ci incontreremo e discuteremo mettendo sul tavolo la mia volontà e quella del club». 

Come ti trovi, al di fuori del campo, a Winterthur? 
«Non sono ancora andato in città poiché molto spesso svolgiamo la doppia seduta d'allenamento. Quando poi ho un attimo di tempo torno in Ticino dalla mia famiglia. Fino a maggio sarà così, farò avanti e indietro. Una volta che saprò se resterò anche l'anno prossimo poi decideremo come muoverci». 

Cosa ne pensi dell'attuale Challenge League? Ogni anno almeno una squadra ci lascia le penne...
«Deve diventare una categoria di formazione. Bisogna obbligare le squadre a giocare con più giovani. Così vai a limare diversi costi e soprattutto lavori in ottica futura. Ci sono già dei club che adottano questa politica, ma purtroppo non tutti lo fanno. Abbiamo diversi giocatori che passano dalla Challenge alla Super con successo. Prendete i vari Rapp e Sabbatini, nella massima serie stanno facendo bene. Questo dev'essere da esempio un po' per tutti...».

Infine i ringraziamenti...
«Ci terrei a ringraziare il Losone (squadra allenata da Livio prima della partenza a Zurigo, ndr). Quella vissuta lì è stata una bellissima esperienza che porto nel cuore». 

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COMMENTI
 

Meck1970 6 anni fa su tio
Buon lavoro e buona fortuna Livio .
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