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PREMIER LEAGUEVia dall'Everton per un rito voodoo? Lukaku pensa a un'azione legale

10.01.18 - 18:43
Farhad Moshiri, azionista di maggioranza dell'Everton: «Era intenzionato a rinnovare, ma dopo una telefonata con la madre decise di andare via. Il suo cervello era sparito»
Keystone
Via dall'Everton per un rito voodoo? Lukaku pensa a un'azione legale
Farhad Moshiri, azionista di maggioranza dell'Everton: «Era intenzionato a rinnovare, ma dopo una telefonata con la madre decise di andare via. Il suo cervello era sparito»
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LIVERPOOL (GBR) - Non sono piaciute per niente a Romelu Lukaku le parole del patron dell'Everton, Farhad Moshiri, che aveva parlato di riti voodoo alla base del bomber di lasciare il suo ex club.

Si pensa anche ad adire le vie legali come ha detto l'agente del giocatore alla BBC: «La decisione di andar via non ha nulla a che fare con il voodoo, lui è lontano da queste credenze. Romelu è molto cattolico e il voodoo non fa parte né della sua vita né delle cose in cui crede. Semplicemente non aveva più fiducia nell'Everton e nel progetto del sig.Moshiri, ecco perchè non ha continuato l'avventura lì e ha firmato un nuovo contratto. Ora vedremo quali decisioni legali potranno essere prese contro di loro».

Moshiri, con delle dichiarazioni decisamente curiose, aveva giustificato davanti ai soci la cessione del bomber, a un passo dal Chelsea e oggi al Manchester United (che ha pagato 85 milioni di euro+17 di bonus). «Ho passato due estati cercando di tenerlo», ha riferito Farhad Moshiri. «La prima estate mi ci sono voluti tre mesi e siamo riusciti a tenerlo un anno in più. L'estate scorsa, gli abbiamo offerto una proposta migliore rispetto a quella del Chelsea, ma lui voleva andarsene... Inizialmente stava per firmare, poi però, improvvisamente, nel corso della riunione, Romelu ha chiamato sua madre che era in pellegrinaggio in Africa. Al telefono la madre gli disse di aver visto un rito voodoo che consigliava di scegliere la via di Londra. In quel momento ha deciso che doveva firmare per il Chelsea. Cosa potevo fare? In seguito ho parlato con lui, con il suo agente e con la madre, ma non c’è stato nulla da fare – ha concluso Moshiri – Era andato a Los Angeles e non voleva tornare. Il suo cervello era sparito».

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