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L'OSPITEUna Viktoria (Plzen) è meglio a Thun? «Ma no Lugano, vai all-in»

01.11.17 - 10:59
I bianconeri dovrebbero risparmiarsi in coppa per dare il massimo in campionato? Per Arno Rossini sarebbe un grosso errore: «La testa la alleni solo dando il massimo in ogni occasione»
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Una Viktoria (Plzen) è meglio a Thun? «Ma no Lugano, vai all-in»
I bianconeri dovrebbero risparmiarsi in coppa per dare il massimo in campionato? Per Arno Rossini sarebbe un grosso errore: «La testa la alleni solo dando il massimo in ogni occasione»
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LUGANO – La salvezza è l'obiettivo numero uno del Lugano. Tenuto conto di ciò, come andrà affrontato il match di domani sera in casa del Viktoria Plzen? In fondo i bianconeri sono ancora in corsa per la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Da Costa e compagni dovranno dunque pigiare a fondo il piede sull'acceleratore o Tami dovrà piuttosto pensare a preservare i suoi in vista della sfida domenicale di Thun, altro incrocio importantissimo di Super League?

Il mister dei ticinesi ci aveva già avvisato della difficoltà di ricorrere a una massiccia rivoluzione, raccontando: «Il cambio di formazione in funzione della competizione è un bel discorso. È però qualcosa facile da dire ma non da fare. Questo perché le priorità stabilite dalla società non sono per forza quelle proprie dei giocatori: ogni ragazzo ha le sue. E poi non è detto che tutti rispondano alla stessa maniera a un eventuale turnover. C'è chi, per esempio, se tenuto a riposo per un match, al rientro non è subito in grado di dare il massimo».

L'Europa dunque come deve essere affrontata?
«Non ti puoi permettere di fare speculazioni, di pensare alle due competizioni in modo diverso – ha sottolineato Arno Rossini – Devi scendere in campo per giocartela, per vincere».

E tutti i discorsi sull'importanza del campionato e sul “fastidio europeo”? In fondo, per testa, condizione fisica e infortuni, battersi a Plzen il giovedì è parecchio scomodo.
«In questo momento della stagione fare conti non ha senso, nonostante il match di Thun sia davvero importante. Fossimo in primavera e mancassero poche partite alla fine della Super League, forse si potrebbe fare una scelta. Così invece sarebbe sbagliatissimo. Un allenatore non può chiedere ai suoi di avere un atteggiamento diverso a seconda del contesto. Solo di dare il massimo. Questo farei io. Questo dovrebbe fare – ma sono sicuro che lo farà – Tami. La testa la alleni solo dando il massimo in ogni occasione. Parliamo di poker: il Lugano deve andare all-in già a Plzen. Poi guarderà al campionato».

Vincere aiuta a vincere?
«Esatto. Pensate a quel che è capitato nelle ultime settimane: il successo nell'ultima giornata europea ha dato slancio e sicurezza ai bianconeri, i quali hanno poi ripreso la loro marcia anche in campionato».

E in Coppa Svizzera.
«Hanno vinto ma non convinto. E in quel caso l'undici iniziale era stato pesantemente cambiato. Non è un caso che la prestazione sia stata non perfetta».

Ultimo aspetto: la stanchezza per la campagna continentale può essere un fattore?
«No. Non ora. Nonostante la trasferta, tre notti sono più che sufficienti per recuperare».

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