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SERIE A«Mai stata una questione economica, Donnarumma minacciato di morte»

19.06.17 - 11:54
Mino Raiola, procuratore del portiere del Milan, ha cercato di spiegare alcuni aspetti legati al mancato rinnovo del contratto
Keystone
«Mai stata una questione economica, Donnarumma minacciato di morte»
Mino Raiola, procuratore del portiere del Milan, ha cercato di spiegare alcuni aspetti legati al mancato rinnovo del contratto
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MILANO (Italia) - La vicenda legata al non rinnovo di Gianlugi Donnarumma con il Milan continua inevitabilmente a far discutere. Critiche, minacce e tante parole: insomma attorno al portiere di Castellammare di Stabia si è creato un ambiente a dir poco ostile. 

Mino Raiola, procuratore del portiere rossonero, e uno dei grandi protagonisti della vicenda, si è espresso così ai microfoni dei giornalisti italiani. 

«Una situazione troppo ostile e violenta che si era creata e da cui non si poteva più uscire. Gigio è stato minacciato, la famiglia è stata minacciata: minacce di non giocare, di morte, striscioni mai tolti dalla società e un atteggiamento passivo nei suoi confronti. Non è mai stata una questione economica, se due parti vogliono trovare una soluzione, la soluzione si trova. Visto che loro erano in giro con il budget di un top player e il top player ce l'hanno in casa, io sicuramente avrei trovato un modo per soddisfare le parti, ma non siamo mai entrati in quei discorsi. Non abbiamo mai parlato con altre squadre, ci hanno costretti a rompere la trattativa. Gigio voleva restare. Perché tutta quella fretta? Tante pressioni? E il diktat del 13 giugno? Con quel martellamento non potevamo dire sì. Non c’erano i presupposti per un’intesa. Avevamo chiesto tempo e discrezione per lasciare Gigio sereno. Il Milan ha informato la stampa di ogni passaggio. I risultati si sono visti. Una parte dei tifosi s’e messa contro Gigio e la società non l’ha tutelato».

Vista la situazione ora Donnarumma rischia un anno di tribuna: «Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perde l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perde. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna».

 

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COMMENTI
 

wind24 6 anni fa su tio
chi se ne frega di Donnarumma...

miba 6 anni fa su tio
O non è magari che in questo caso la società non si è prestata ai giochi di "mobbing" fatti da lui e per il proprio tornaconto personale e non sicuramente quello del portiere?
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