Manca solo la firma per rendere ufficiale il matrimonio tra l'ex GC e i bianconeri
LUGANO - Da Tramezzani a Tami. Il dado è ormai tratto e in riva al Ceresio si tornerà a puntare su un allenatore ticinese, di casa nostra.
Nel pomeriggio di oggi l'ex tecnico del Grasshopper e il presidente Angelo Renzetti si sono incontrati a Villa Sassa per un faccia faccia. L'intenzione era quella di trovare un accordo per "mettersi insieme": il 55enne ha sposato appieno il progetto sportivo, restano da limare giusto un paio di dettagli di natura economica e di durata del contratto.
Il numero uno bianconero, malgrado qualche perplessità iniziale, ha dunque deciso di consegnare le chiavi dello spogliatoio nelle mani di Tami. Quest'ultimo avrà il non facile compito di far funzionare un'automobile che negli ultimi sei mesi ha girato a pieno regime. Fare meglio sarà praticamente impossibile.
«Tami ha un bel curriculum. Vorrei qualcosa in più, non so se però lo troverò, sarà difficile. Un tentativo però lo faccio. Avendo visto con Tramezzani quanto conta la capacità di motivare i giocatori», erano state le parole pronunciare negli scorsi giorni dal presidente. Sciolti i dubbi che lo attanagliavano Renzetti si è presto convinto e ha così scelto il suo quarto allenatore degli ultimi due anni dopo Zeman, Manzo e appunto Tramezzani.
Tami è senza dubbio un tecnico meno "focoso" rispetto al suo predecessore ma dalla sua ha sicuramente altre qualità che nella sua carriera da coach l'hanno spesso portato a conquistare buoni risultati.
E tu come giudichi la scelta? Sarà l'uomo giusto per questo Lugano?