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L'ex portiere, ora allenatore a San Gallo, si è espresso in merito alla stagione dei bianconeri: «Un grosso in bocca al lupo a tutti, la squadra è pronta per l'Europa»
LUGANO - I risultati stagionali del Lugano non sono rimasti indifferenti a nessuno, nemmeno all'ex portiere Stefano Razzetti il quale - nella sua carriera - ha difeso i pali bianconeri per quattro stagioni, dal 1999 al 2003.
Dopo questa esperienza il 46enne ha poi militato per cinque campionati a San Gallo, fino al 2008, e - appesi i guanti al chiodo - dal 2011 è diventato l'allenatore ufficiale dei portieri biancoverdi. «È un lavoro che ovviamente mi piace molto e che svolgo con passione», ha raccontato proprio Razzetti. «Il nostro è uno staff molto affiatato e discutiamo molto fra di noi, anche se non entro troppo in merito nelle decisioni finali dell'allenatore».
Quest'anno il San Gallo ha disputato una stagione al di sotto delle aspettative. Si puntava all'Europa... «Finora è stato un campionato equilibrato e a un certo punto abbiamo addirittura anche rischiato di doverci giocare la salvezza durante le ultime giornate, ma per fortuna ci siamo allontanati dalla zona calda abbastanza in fretta. Abbiamo poi perso terreno dall'Europa nell'ultima sfida contro il Lugano (in occasione del 33esimo turno di Super League, 2-3 per i bianconeri, ndr) e avremmo anche potuto vincere dato che non siamo riusciti a concretizzare alcune occasioni importanti, ma è andata così».
L'arrivo di Giorgio Contini in panchina ha rivitalizzato l'ambiente: tre successi in quattro gare da quando c'è lui... «È stato un cambiamento che ci ha permesso di acquisire nuovamente fiducia nei nostri mezzi, visto che in quattro partite abbiamo conquistato nove punti. Ovviamente ci vuole tempo prima che Contini riesca a trasmettere al gruppo il suo credo, ma le basi sono buone».
Ma che cosa non ha funzionato a San Gallo quest'anno? «Abbiamo iniziato bene, dopodiché abbiamo incassato un filotto di cinque sconfitte consecutive e quando si inizia a entrare nel vortice negativo, diventa poi davvero difficile uscirne. La fiducia cala e ci vuole del tempo per recuperarla. Speriamo di continuare su questa strada e di terminare il nostro campionato nel miglior modo possibile».
Cosa ne pensi del tuo Lugano? «Che è davvero un piacere vederlo così in alto. Torno sempre volentieri e con grande entusiasmo nella mia Lugano. Sul piano sportivo, quando avevamo incontrato i bianconeri davanti ai nostri tifosi qualche mese fa, eravamo messi meglio noi, ma negli ultimi tempi la situazione si è capovolta. Posso solo complimentarmi con il gruppo e fare a tutti un grosso in bocca al lupo: la squadra è pronta per giocare in Europa».
