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SUPER LEAGUE«Lugano squadra con le palle, ma non per il mister: è stata costruita così»

12.12.16 - 20:01
Angelo Renzetti ha deciso di prendersi «due giorni liberi» per poi decidere in merito all’esonero di Manzo: «2 punti fatti tra Vaduz e Thun, c’é da farsi qualche domanda»
«Lugano squadra con le palle, ma non per il mister: è stata costruita così»
Angelo Renzetti ha deciso di prendersi «due giorni liberi» per poi decidere in merito all’esonero di Manzo: «2 punti fatti tra Vaduz e Thun, c’é da farsi qualche domanda»
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LUGANO - Chi siederà sulla panchina del Lugano a partire dal prossimo 5 gennaio, data in cui è fissata la ripresa degli allenamenti in vista della fase di ritorno di campionato? Sarà ancora Andrea Manzo il timoniere dei bianconeri, oppure Angelo Renzetti deciderà di sostituire l’allenatore da lui promosso quest’estate, portandolo dall’U21 alla panchina della prima squadra?

Il dubbio, le supposizioni sono destinate a continuare ancora per i prossimi due/tre giorni: «Mi prenderò i prossimi giorni per liberare la mente, per non pensare alla squadra e al mister per poi prendere la decisione assieme alle persone di mia fiducia», ha spiegato Renzetti.

Manzo resta in bilico, nonostante le sue dichiarazioni in cui ha sottolineato di esser soddisfatto di aver dato una fisionomia, una personalità al suo Lugano. «Quando avete visto questa squadra senza queste caratteristiche? Praticamente mai, perché il Lugano ha le palle, è più solida tecnicamente e tutto questo non per merito dell’allenatore ma perché è la rosa stata costruita così. Tra le nostre fila ci sono giocatori che sono dei professionisti seri, che hanno esperienza e che non mollano mai, partendo dalla difesa, fino ad arrivare all’attacco. Sia chiaro: non sono il nemico di Manzo, l’ho scelto io quest’estate ma dobbiamo interrogarci su determinate cose», ha continuato.

Nonostante il buon punto ottenuto a Zurigo, quindi, qualche ombra di troppo si addensa sulla testa dell’allenatore dei sottocenerini. «Col GC abbiamo reagito, ma non è pensabile giocare bene con le grandi e buttare tutto alle ortiche con le piccole. Con Vaduz abbiamo fatto 0 punti, col Thun abbiamo conquistato due pareggi, siamo fuori dalla Coppa Svizzera, non vinciamo da dieci partite e siamo ultimi per quanto riguarda il possesso palla. Gli infortuni possono essere un alibi, ma non sono una scusante: anche le altre squadre hanno perso giocatori importanti. Proprio per questo c’è da chiedersi qualcosa!», ha concluso.

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COMMENTI
 

cle72 7 anni fa su tio
Sinceramente richiamerei Zeman in panchina con un contratto di almeno 2 anni e ne vedremo delle belle. Forse non tutti si sono resi conto che anche l'affluenza allo stadio e diminuita, siamo ultimi anche in quello, la media degli spettatori é inferiore all'era Zeman, e i risultati non contano, bastava la sua presenza per aumentare i tifosi e non, la curiosità che il Boema crea in torno a lui aveva un effetto pazzesco. Sinceramente a me é sempre stato simpatico e dice quello che pensa e ovviamente si aspetta il massimo da professionisti e se spesso dava contro l'uno o l'altro ha fatto bene! o ti svegli o ti svegli sei strapagato per correre dietro ad un pallone non per farti un mazzo di 42H alla settimana dietro ad una scrivania come la maggior parte di noi...dunque correre e cito! Dunque al più presto Zeman di nuovo in panchina del Lugano.

Hardy 7 anni fa su tio
Inutile parlare di calcio, di come la squadra gioca o non gioca: tra Renzetti e Manzo non c'è feeling e il mister ha i giorni contati. Manzo non permette a Renzetti di intromettersi in questioni tecniche e a quel gran permaloso del presidente la cosa ovviamente non va giù. Gli darà il benservito sperando poi di sostituirlo con qualcuno di più accondiscendente, ma se anche il prossimo allenatore tirerà dritto per la propria strada avrà vita breve sulla panchina del Lugano pure lui. Se Zeman avesse firmato un contratto più duraturo sarebbe comunque stato esonerato.

moma 7 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Se cosi fosse, come ho già detto, allora ho ragione io nel dire che ZZ ha comunque fatto meglio di Manzo, in barba a tutti quei mediatici nostrani che, in primis veneravano il boemo e poi, alla fine, malgrado la salvezza, ne hanno detto di cotte e di crude contro. Tieni conto che ZZ non aveva a disposizione la qualità di giocatori attuale.

Hardy 7 anni fa su tio
Risposta a moma
Zeman fece quello che poteva con la squadra che si ritrovava. Senza togliergli nulla, ma francamente sono dell'idea che se non era per lo Zurigo a quest'ora il Lugano era in Challenge. Quello che imputo a Zeman è l'aver pubblicamente screditato la propria squadra più e più volte: la rosa era sì limitata ma le andava data fiducia. Zeman non è stato esonerato unicamente per il contratto a breve termine: neppure con lui Renzetti aveva feeling e si vedeva. Anche quest'anno, nonostante un buon inizio, il Lugano ha una rosa che deve lottare per salvarsi. Per me Manzo sta facendo un lavoro egregio, a differenza di Zeman cerca di tenere unita la squadra e ha avuto un bell'inizio di campionato. I risultati hanno ovviamente infoiato il buon Renzetti che ha cominciato a guardare oltre, probabilmente ha iniziato a ficcare il naso dove non dovrebbe, ai primi risultati negativi ha cominciato a mettere in discussione Manzo (e siamo appena alla pausa invernale) e se si continua così la fiducia che c'era l'ambiente rischiano di crollare.

bobà 7 anni fa su tio
... che portò il Lugano in A, ma ancora prima della fine del campionato gli venne comunicato che l'anno dopo non sarebbe stato alla guida del Lugano: Livio Bordoli - Modesto - A prezzo ragionevole - Sa trarre il massimo dal minimo - L'unico neo: dice quel che pensa Poi sappiamo com'è andata... Il problema non sono gli allenatori, ma il presidente
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