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Angelo Renzetti ha commentato piccato la lunga squalifica rimediata da Mirko Conte: «Stanno facendo confusione ma noi faremo ricorso. Non fasciamoci la testa»
LUGANO - Andrea Manzo dovrà rimanere in tribuna per le prossime due partite. Mirko Conte, come appreso oggi, dovrà scontare addirittura tre giornate di squalifica. Chi andrà, dunque, in panchina per il Lugano nei match contro Vaduz e Thun?
Potrebbe nuovamente toccare al presidente Angelo Renzetti?
«No, non penso si arriverà a tanto. Credo che, tra ricorso ed effetto sospensivo della sanzione, alla fine riusciremo sempre ad avere un allenatore in panchina».
Facciamo un passo indietro, facciamo chiarezza: Conte rischiava un turno di stop. Come si è arrivati ai tre?
«È successo un fatto inusuale. Hanno preso questa decisione valutando un nuovo rapporto dell'arbitro. Quando mai capita che, per un unico match, per un'unica questione, un direttore di gara fa più di un rapporto? Questo fa capire quanta confusione ci sia. Questo mi fa pensare davvero a una sorta di accanimento nei nostri confronti».
Da qui il ricorso?
«Dal fatto che la squalifica nasce da un nuovo rapporto».
E il mister in panca, come pensate di riuscire a tenerlo?
«Abbiamo cinque giorni di tempo per ribellarci a questa decisione. Già solo grazie a questi arriveremo a domenica e, per l'effetto sospensivo della sanzione, Mirko Conte potrà guidare la squadra contro il Vaduz. Di solito, poi, una decisione in merito a un ricorso non arriva in una settimana. Se così fosse, anche per il confronto con il Thun il nostro viceallenaotre potrebbe andare a bordo campo. Dalla settimana seguente tornerà poi a disposizione Manzo. Quindi, non fasciamoci la testa...».
