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SERIE AA Torino Higuain è già un idolo: «Parlate ancora del mio fisico?»

21.08.16 - 11:06
L'attaccante argentino si è rivelato decisivo all'esordio in campionato con la Juventus
A Torino Higuain è già un idolo: «Parlate ancora del mio fisico?»
L'attaccante argentino si è rivelato decisivo all'esordio in campionato con la Juventus
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TORINO (Italia) - Un amore a prima vista: Higuain e la Juventus si sono detti sì quasi senza conoscersi ma è subito scoppiato l'idillio. Al Pipita è bastato un quarto d'ora per entrare nel cuore dei tifosi bianconeri dopo 94 milioni spesi dal club, tante foto ritoccate a mostrare un fisico non ancora perfetto e qualche dubbio sulla bontà dell'operazione.

Gonzalo è tornato Gol-zalo anche a Torino. Subito. E mentre Napoli ancora ne piange l'addio, la Juve lo elegge a nuovo idolo. Il gol decisivo alla Fiorentina quando, subentrato a Mandzukic, si è avventato su quel pallone in area indirizzandolo nell'unico angolo libero ha avuto il sapore di una liberazione per l'argentino.

Era smanioso di dimostrare ai suoi nuovi tifosi che poteva essere davvero lui l'uomo in più del Dream Team di Allegri. Detto fatto. E ora anche chi ne rimarcava i chili in più è servito. Le sue parole nel dopo-partita raccontano di un campione sicuro di sé: «Sono sempre stato tranquillo, la fiducia c’era, era solo questione di lavorare e trovare la forma migliore. E così è stato. Per fortuna è arrivato il gol e abbiamo vinto, che è la cosa più importante. Quando gioco provo sempre a dare il meglio per la squadra e la gente mi ha fatto sentire subito bene. Con affetto che voglio ricambiare con gol, vittorie e titoli. Questo gol è per le persone che hanno fiducia in me e che ci sono sempre. Come sto? Ditelo voi, continuate a parlare del mio fisico... Sono felice, ho segnato e abbiamo vinto. Sono felice con la mia squadra e i miei compagni, speriamo di migliorare. Dal Napoli alla Juve? E' stato molto difficile, ma questo era il meglio per me. Io festeggio sempre così, però. Tutti i gol sono importanti, non ho "scaricato" nulla».

Il ruolo è un falso problema: «Sono nato più 10 che 9. Sono dieci anni che sono in Europa, sto cercando di aggiungere quel che mi manca. Credo di aver migliorato qualcosa, c'è ancora qualcosa da sistemare. Sono felice, ma devo lavorare e imparare cose nuove dai miei compagni. Qui c'è un nuovo modulo, non ho mai giocato nel 3-5-2. Devo crescere e abituarmi, ma non ci saranno problemi. Poi quando vinci lavori meglio e con maggior tranquillità. Qui tutti mi hanno accolto alla grande. Tutti sono stati fantastici, mi hanno dato un grandissimo affetto dal primo secondo. La società è organizzatissima e lavora sempre per vincere. Ho salutato con affetto la gente di Napoli e mando loro un saluto forte, ma sono felicissimo di essere qui».

Ultima riflessione sull'intesa con la Joya. «Dybala diventerà un grande. Sicuro, ha 23 anni e un bel margine. E' già molto forte, ma ha una carriera davanti. E in più ha una voglia pazzesca. Ama andare indietro. Siamo molto compatibili, giocare con lui è un piacere».

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