Il tecnico del Lugano Andrea Manzo ha commentato la dolorosa battuta d'arresto rimediata a Cornaredo contro il Vaduz
LUGANO - Peccato. L’occasione era ghiotta per il Lugano di portare a casa 3 punti, ma alla fine il Vaduz ha trovato per due volte la via della rete e ha vinto per 2-0. Ma da evidenziare che la prima rete del Vaduz, l’autorete di Sulmoni, era viziata da un fuorigioco di Grippo, non ravvisato dal guardalinee.
Invece giusta la decisione di annullare la rete di Mihajlovic, in evidente posizione irregolare. «Dobbiamo ancora lavorare tanto», cosi l'allenatore del Lugano Andrea Manzo a fine partita. «Soprattutto intensificare i tiri in porta. Troppo pochi per poter sperare di segnare. Poi da sottolineare loro bravissimi nelle palle inattive, le due reti sono scaturite da calci fermi, che noi purtroppo non siamo stati bravi a
sfruttare».
A Manzo è stato chiesto se dopo lo svantaggio non si poteva cambiare il modulo di gioco. «Non abbiamo la controprova. Se avessimo cambiato e perso lo stesso, le discussioni sarebbero le stesse. In tutti casi una partita molto equilibrata, tanta tattica, loro messi bene in campo, noi discreti. Ripeto, dovevamo sfruttare le opportunità che ci sono capitate. Nulla toglie a questa sconfitta, noi continuiamo sulla nostra strada. Poco tempo da pensare, mercoledì arriva a lo Sion a Cornaredo».