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FCL«Capisco lo scetticismo ma darò tutto me stesso: ho rifiutato la B per giocarmi tutto col Lugano»

02.06.16 - 15:14
Il neo acquisto bianconero si è presentato e non vede l’ora di giungere a Cornaredo: «Ho presenziato alla sfida col San Gallo e alla finale di Coppa Svizzera: si respira voglia di calcio»
«Capisco lo scetticismo ma darò tutto me stesso: ho rifiutato la B per giocarmi tutto col Lugano»
Il neo acquisto bianconero si è presentato e non vede l’ora di giungere a Cornaredo: «Ho presenziato alla sfida col San Gallo e alla finale di Coppa Svizzera: si respira voglia di calcio»
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LUGANO - Un mancato esordio in Serie A, per tanta sfortuna e per un triste evento familiare, poi un lungo girovagare tra Lega Pro, Serie C2 e Serie D. Alla fine Ivan Varone ha avuto la sua occasione e il 24enne promette di sfruttarla nel miglior modo possibile: il centrocampista offensivo italiano è il primo acquisto del Lugano in vista della stagione 2016/17.

«Ho assistito all’ultima partita di campionato a Cornaredo contro il San Gallo quando il Lugano si è salvato ed ero a Zurigo in occasione della sfortunata finale di Coppa Svizzera - ha esordito proprio Ivan - Sono rimasto colpito in maniera positiva da tutto anche perché ho sentito che lì si respira davvero una gran voglia di calcio».

Renzetti si è prontamente innamorato di questa mezz’ala che ha fatto così bene nell’ultima annata vissuta con la maglia del Chieti tanto da perfezionare il suo trasferimento a Lugano dopo una lunga corte. «Ci siamo incontrati a dicembre quando la squadra è venuta in ritiro a Roma - ha spiegato - Abbiamo parlato e abbiamo raggiunto un accordo verbale; in quel momento c’era il forte interesse del Pescara, era quasi tutto fatto, ma ho preferito rinunciare vista anche la rivalità sportiva che esiste tra Chieti e il club del Delfino. Inoltre volevo cambiare ambiente, volevo lasciare il calcio italiano e provare un’esperienza all’estero. La Super League è un campionato importante, può rappresentare una grande vetrina con sbocchi anche sul calcio internazionale; così a Pasqua mi sono ritrovato con Renzetti e abbiamo trovato l’intesa definitiva».

La Serie A solo sfiorata e la rinascita targata Chieti: la carriera di Varone è stata costellata anche da tanta sfortuna. «Nel 2011 ho fatto il ritiro col Siena ma, prima l’infortunio alla spalla poi la perdita di mia mamma, mi hanno fatto solo sfiorare l’esordio in campionato. Ho giocato una partita in Coppa Italia poi non sono stato riscattato; ho perso un po’ di fiducia in me stesso e ho cambiato diverse squadre prima di arrivare a Chieti dove sono giunto carico e con la voglia di rimettermi in gioco e dimostrare quanto valgo», ha continuato.

Un contratto annuale siglato, con opzione per il rinnovo in base alle presenze: Ivan vuole ripartire proprio da qui. Dall’ottima stagione inanellata col Chieti: «Capisco lo scetticismo di alcuni tifosi che vedono arrivare in Super League un giocatore dalla Serie D, ma io sono pronto a dimostrare quanto valgo. Darò tutto me stesso, suderò e sarò pronto a mettermi a disposizione di qualsiasi allenatore ci sarà in panchina; è ormai un mese che mi sto allenando da solo con un preparatore atletico per arrivare a Lugano al massimo della forma. Non voglio lasciare nulla al caso perché so che questa è la mia grande occasione».

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