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SUPER LEAGUEFame e una moglie paziente. Ecco Pier Tami: "Il premio vinto? Bello, ma è il passato"

03.02.16 - 07:00
Felice per il riconoscimento ricevuto ma anche concentrato sul cammino ancora da fare. Il mister ticinese ha parlato del suo GC e della speranza di avvicinare il Basilea
Fame e una moglie paziente. Ecco Pier Tami: "Il premio vinto? Bello, ma è il passato"
Felice per il riconoscimento ricevuto ma anche concentrato sul cammino ancora da fare. Il mister ticinese ha parlato del suo GC e della speranza di avvicinare il Basilea
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ZURIGO - La giusta programmazione, tanta pazienza, lungimiranza e un pizzico di fortuna. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso a Pier Tami, da un anno esatto proprietario della panchina del Grasshopper, di mettere le mani sul premio di "Allenatore dell'anno" alla SFL Award Night di Lucerna.

"C'è anche il lavoro, molto lavoro - ci ha corretti proprio il mister ticinese - Questo mestiere è molto più intenso rispetto a quello di Selezionatore della U21. Per 24 ore al giorno penso alla mia squadra, ai miei giocatori, al rapporto con la società...".

Saranno felici in famiglia…
"Mia moglie sa che anche quando sono a casa la mia testa è al GC. Però vede che sono soddisfatto, che sto facendo qualcosa che mi piace, che amo, e per questo è felice per me. La famiglia è importante, le tolgo tanto ma senza essa non so se potrei riuscire. Stare tanto tempo lontano dai miei cari non è facile...".

Si immaginava di arrivare così in alto in così poco tempo?
"A dire il vero no. Il primo impatto con il club non è stato facile. C'erano tanti problemi, la classifica era brutta...".

E poi?
"Sapevamo quel che ci attendeva. Sapevamo quel che volevamo fare. Avevamo un obiettivo e siamo riusciti a raggiungerlo. Siamo contenti di essere stati in grado di cambiare in maniera tanto netta la situazione".

Come ci siete riusciti?
"Al di là del secondo posto, si è fatto un buon lavoro a monte. La società si è dimostrata forte e questo ha dato serenità. Noi abbiamo fatto il nostro sul campo. Ora i numeri ci premiano ma ciò che mi rende più felice è che i risultati sono arrivati attraverso il bel gioco".

Domanda secca: c'è la possibilità di vedere, nel giro di tre anni, un club in grado di dar fastidio al Basilea?
"Spero di sì, ma non è semplice".

Quello renano è il club più ricco; vorrà pur dire qualcosa.
"Conta ma non è tutto. Se l'equazione fosse giusta, allora le squadre inglesi vincerebbero ogni anno la Champions League, se vogliamo fare un esempio".

Cosa serve per stoppare l'egemonia rossoblù?
"Serve che le società scelgano progetti seri, siano convinte e, senza farsi scoraggiare dagli imprevisti, proseguano per la loro strada. Cambiare spesso l'allenatore, per intenderci, non aiuta a crescere. Un club dovrebbe pensare a medio-lungo termine per provare a migliorarsi, a crescere".

Noi continuiamo a parlare di budget.
"Guardate... il Basilea ha tanti soldi ma è lì in alto perché non li sperpera. Perché li spende bene. Sono convinto - o forse è meglio dire che lo spero - che nel prossimo futuro qualche società potrà avvicinare i renani. Magari proprio il GC".

E il Lugano, può salvarsi comodamente?
"Una salvezza comoda è complicata per tutti. In un campionato a dieci squadre, con una classifica tanto corta, è difficile pensare di stare a lungo lontani dai guai. Per riuscirci si deve avere fiducia, quella data dal gioco e non dai risultati".

E i bianconeri?
"Io ho visto una squadra solida, che gioca a viso aperto contro ogni avversaria. Se la giocherà tranquillamente".

Che errori non dovranno commettere?
"Non dovranno pensare di essere già arrivati, nemmeno nel caso in cui riuscissero a infilare una serie di risultati consecutivi. Dovranno rimanere concentrati e, se in difficoltà, essere pronti a reagire. Se a me chiedono qual è la mia più bella vittoria io dico sempre: "La prossima". Questa deve essere la mentalità con la quale affrontare una sfida. Il premio? L'ho vinto lunedì, ora non conta più: la gioia mi arriva dal futuro, da quel che potrà accadere. Anche a Lugano dovranno "pensare" in questo modo".

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COMMENTI
 

mgk 8 anni fa su tio
Ora che l altro ha alzato le pretese ,mettiamo uno svizzero ad allenare lanazionale

route six-six 8 anni fa su tio
Grande Tami!!! Io ti volevo in Nazionale!!!
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