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L’OSPITERonaldinho giocoliere buono solo per il circo? “Non scherziamo, a Sion sarebbe devastante”

14.10.15 - 09:00
Il brasiliano dai vallesani? Per Arno Rossini sarebbe un affare assoluto. Non ci sarebbero problemi tecnici o di mentalità
Ronaldinho giocoliere buono solo per il circo? “Non scherziamo, a Sion sarebbe devastante”
Il brasiliano dai vallesani? Per Arno Rossini sarebbe un affare assoluto. Non ci sarebbero problemi tecnici o di mentalità
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SION - Ronaldinho potrebbe presto essere un giocatore del Sion. La notizia, che circola da qualche giorno e che è già stata confermata ufficialmente dal presidente Christian Constantin, ha lasciato a bocca aperta tifosi e appassionati, pronti a spellarsi le mani applaudendo un vero e proprio funambolo del pallone.

Dopo Gennaro Gattuso il Tourbillon potrebbe quindi divenire nuovamente la casa di un campione del mondo. Potrebbe raccontare le (ultime?) gesta di uno dei pochi giocatori rimasti davvero in grado di “dare del tu” alla palla.

Già visto in Europa per dieci anni, capace di incantare in Europa con PSG, Barcellona e Milan, l’ex pallone d’oro (2005) è però davvero ancora un calciatore in grado di fare la differenza?

Le qualità tecniche non si discutono. Ronaldinho è tuttavia ancora in grado di comportarsi da atleta e professionista?

Il brasiliano è insomma un colpo da fare o ormai è solo un giocoliere buono per il circo?
“Assolutamente - è intervenuto Arno Rossini, che del Sion è stato allenatore - un giocatore come il sudamericano, se hai la possibilità di ingaggiarlo, non te lo devi far sfuggire…”.

Stiamo parlando di un campione assoluto. Che però ha 35 anni.
“Il picco della carriera è alle spalle, questo è vero. Ma io so di un calciatore che è fisicamente integro. E se sta bene Ronaldinho è un affare assoluto”.

Il fisico c’è. La testa non sappiamo. Cosa ci si deve attendere da un (ex) campione che arriva in Super League per la prima volta dopo una lunga carriera?
“Sono convinto che, se accetterà la proposta dei vallesani, il brasiliano lo farà con entusiasmo. Stiamo comunque parlando di un campionato europeo. L’esperienza in biancorosso potrebbe dare un ultimo slancio alla sua carriera”.

A Ronaldinho non si può chiedere di difendere. A Sion dovranno dunque rivedere tatticamente la squadra? Magari pensare di gravare i centrocampisti di maggiori responsabilità in copertura per “liberare” il brasiliano?
“Questi discorsi - ha aggiunto Arno - sono quasi inutili. Credetemi, in generale, se il fantasista dimostra di avere una marcia in più rispetto ai compagni, questi lo “aiutano” senza che il mister debba dire molto. Certo il campione di turno deve mostrare l’intelligenza e l’umiltà giuste nello spogliatoio. Deve dimostrare di tenere alla causa”.

Noi, Ronaldinho e Constantin, in una stanza a confrontarsi serenamente facciamo fatica a immaginarli.
“E invece non sarebbe affatto improbabile. Il presidente è una persona che ama alla follia il pallone. Ha passione e competenza. Sa riconoscere il talento”.

I soliti maligni dicono che il possibile affare sia più mediatico che tecnico.
“Ronaldinho in Super League può decidere le partite. Può essere devastante. Questo è da mettere in chiaro. Detto ciò, è ovvio che una figura del genere sarebbe un incredibile testimonial per il Sion e Sion. Per il Vallese in generale. Il club riceverebbe una spinta grandissima a livello di visibilità. Già desta grande interesse - Quante altre società hanno un seguito da 30’000 tifosi per la finale di Coppa Svizzera? - con il brasiliano diverrebbe amatissimo”.

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