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Stankovic ha elogiato l'Inter affermando che i nerazzurri possono ancora crescere, Hamsik si dispera per i due punti persi dal Napoli, mentre Morata si prepara al rientro nel weekend
MILANO (Italia) - Dejan Stankovic è soddisfatto della sua Inter. L'ex centrocampista nerazzurro ammette che sul piano del gioco la squadra ha ancora qualche limite, ma la mentalità è senza dubbio quella giusta.
"Siamo una squadra di guerrieri. Per ora non giochiamo un calcio brillante, ma siamo solo a settembre, c'è tutto il tempo. Per ora mi piace come l'Inter appare in campo, una squadra battagliera con undici guerrieri. Penso che abbiamo fatto un inizio di stagione quasi storico. Il Milan, invece, ha ancora qualche problema: si sta formando come allenatore, la sua squadra potrebbe giocare anche un bel calcio ma manca di concentrazione. Non posso dire se sono stati migliori nel derby, ma sono stati molto concreti. Per Sinisa sono felice, lo avevo detto che prima o poi avrebbe avuto una grande opportunità. E dopo meno di due anni dall'addio alla Nazionale serba è arrivato al Milan".
Un casellario giudiziario complesso, una fascia da capitano e la certezza di dare il massimo ogni volta che scende in campo. Stefano Mauri si è fatto portavoce della rinascita della Lazio dopo la difficile e importantissima vittoria scacciacrisi contro il Genoa. Il centrocampista biancoceleste ha utilizzato il proprio account Twitter per esprimere tutta la sua gioia: "In un momento delicato abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo! Avanti ragazzi!".
Ha stretto i denti ed è sceso in campo. Nonostante non fosse al top e nonostante sabato c'è già la Juventus. Ma Marek Hamsik non conosce la parola stanchezza e contro il Carpi ha dato il massimo per tentare di portare a casa la vittoria. Ma non è bastato: la squadra emiliana ha chiuso i battenti e ha strappato un pareggio a reti inviolate che in casa azzurra sa tanto di sconfitta. Così come si evince dalle parole dello slovacco sul proprio sito ufficiale: "Durante tutta la partita abbiamo avuto una schiacciante superiorità (possesso palla pari al 70%), abbiamo avuto tante possibilità ma non siamo riusciti a segnare. Abbiamo perso due punti. Peccato".
In casa Roma è già bufera. Tutti a puntare il dito contro calciatori e allenatore, ma c'è una vecchia conoscenza giallorossa che viaggia contromano. Ecco come l'ex campione del mondo Simone Perrotta commenta la gara della Roma contro la Samp: "È chiaro che quando i risultati tardano ad arrivare il primo a entrare in discussione è l'allenatore perché è più facile e non si possono cambiare i calciatori. Ma io la squadra l'ho vista bene. Chi dovrà prendere delle decisioni ne sa più di me e saprà prendere le decisioni più giuste. Ma con la Samp la Roma ha condotto la partita per tutti i 90 minuti, poi non è riuscita a concretizzare la mole di gioco che ha creato però ha fatto una prestazione di livello. C'è stato l'episodio sfortunato di Manolas ma se la squadra continuerà a fare delle prestazioni del genere ne vincerà tante".
Tante parole. La Juve ha pareggiato contro il Frosinone scontentando l'ecumene bianconero, pronto a lanciare sassi sull'allenatore Allegri che appena lo scorso anno ha vinto lo scudetto al suo primo anno alla Juventus. L'ingratitudine dei tifosi è più grandi della Misericordia di Dio, direbbe Giacomo Leopardi, in una rivisitazione calcistica del suo pessimismo cosmico, eppure nessuno ha considerato che nella partita di ieri la Juventus non aveva la possibilità di schierare nessuno dei suoi due attaccanti titolari: Mandzukic e Morata. Il primo è fermo ai box e ne avrà per altre tre settimane, lo spagnolo, invece, scalpita per un ritorno perentorio. Proprio come si evince dal suo ultimo Tweet: "Sto lavorando per essere al top nel fine settimana".
