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Alessandro Ciarrocchi, 3 gol nelle prime 5 partite, ha analizzato la partenza sprint dei rossoblù che guardano tutti dall'alto in basso in classifica
CHIASSO - Il Chiasso vola, 11 punti in 5 partite, leader del campionato di Challenge League e un gruppo e una coesione in seno alla squadra da rendere invidiose tutte le pretendenti alla promozione in Super. Ovviamente siamo solo a inizio campionato, ma veder giocare la squadra rossoblù è davvero un piacere: giocatori che pur non giocando nel loro vero ruolo, si sacrificano e danno tutto in campo. Un esempio? Alessandro Ciarrocchi.
Tre gol in cinque partite non sono pochi, ma il bomber preferisce restare con i piedi ben ancorati a terra. "Sono contento, ma il merito non è solo mio, ma di tutta la squadra. Stiamo facendo bene e dobbiamo andare avanti così; non conta il risultato del singolo giocatore, ma quello del collettivo", ha esordito.
Tornato quest'anno a Chiasso, il numero 9 rossoblù non si stupisce più di tanto dei risultati che stanno maturando sul campo. E il motivo è molto semplice: "Il mister ci ha dato un input in più, vuole che giochiamo sempre a 1000. Per farlo lavoriamo duro in allenamento e di conseguenza in partita ci viene naturale... I miei compagni hanno finito bene lo scorso campionato e noi nuovi arrivati siamo riusciti immediatamente a inserirci alla grande. Questo fa la differenza", ha continuato.
Cortelezzi, Regazzoni, Melazzi (ora infortunato), Ciarrocchi... il Chiasso può contare su un reparto offensivo incredibile. L'autore del momentaneo 1-0 di giovedì sera contro lo Xamax spesso è "costretto" a giocare dietro la prima punta... un ruolo nuovo per lui. "Prima del campionato abbiamo fatto una settimana di ritiro e in quel frangente ci siamo uniti davvero come gruppo. Non conta chi gioca, dove si gioca, in che ruolo... siamo una famiglia, che ogni giorno sta assieme e lavora assieme. È un pò questo il nostro segreto", ha spiegato.
2 punti sul Losanna, 3 sul Wil: si può parlare di "fughina" del Chiasso? "Il nostro obiettivo è e resta uno solo: la salvezza! Non facciamo voli pindarici. Una volta raggiunta, speriamo al più presto, allora potremo divertirci e provare a crearci altri obiettivi", ha concluso Ciarrocchi.
