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Matteo Tosetti è stato indicato da molti come il possibile crack del Lugano, soprattutto grazie al gioco tipico del boemo. Nel frattempo il 23enne corre e suda in pista
LUGANO - Dopo aver lasciato il segno nell’entusiasmante cavalcata in Challenge League, ci si aspetta tanto - se non molto - da Matteo Tosetti nel prossimo campionato di Super. Le qualità dell’attaccante ticinese, il gioco offensivo tipico di Zeman e l’utilizzo spasmodico degli esterni d’attacco, potranno essere armi importanti che potranno favorire il 23enne bianconero.
“Sono molto onorato che sia arrivato un allenatore dalla carature di Zeman, anche per le caratteristiche del suo gioco nel quale si predilige il gioco offensivo basato sugli esterni, ma starà a me dimostrare il mio valore sul campo per conquistarmi un posto - ha esordito Tosetti - Negli allenamenti ci stiamo impegnando tutti al massimo, anche se la sua filosofia non è ancora passata: ci si allena diversamente dal passato ma sono convinto che in breve tempo riusciremo a seguire le sue dottrine”.
Era da tempo immemore che in tutta la città, e non solo, non si respirava un clima così festante intorno all’Football Club Lugano. Attesa, gioia, curiosità e senso di appartenza si mescolano nell’aria: si respira calcio, si sente la voglia di tornare a vivere un campionato di Super da protagonisti, lottando fino alla fine verso la salvezza. “La conquista della Super ha riacceso la passione della città e a Cornaredo si è rivisto il pubblico vero; tutto questo ha fatto piacere sia a noi giocatori che al club. Con l’arrivo di Zeman l’interesse sul Lugano è cresciuto a dismisura. Noi però dobbiamo restare con i piedi per terra: ci aspetta un campionato complicato, nel quale non siamo i favoriti ma sappiamo che dobbiamo lottare per salvarci. Abbiamo tutto da guadagnarci”, ha spiegato l’esterno bianconero.
Per Tosetti sarà, comunque, un ritorno in Super League, visto che nella stagione 2010/11 ha vestito per sei volta la maglia dello YB. Affrontare però il massimo campionato svizzero col Lugano, da ticinese ha tutto un altro gusto. Il gioco offensivo di Zeman potrebbe mettere la ali al 23enne che potrebbe così fare il salto definitivo nel calcio elvetico, e non solo. Prima, però, c’è da affrontare la dura preparazione a cui i bianconeri sono sottoposti dal tecnico boemo. “Stiamo lavorando duramente, siamo chiamati ogni giorno ad andare oltre le nostre capacità fisiche, ma questa è una cosa positiva perché possiamo assaporare alcuni valori come la sofferenza e il sacrificio, che sono punti cardine del gioco di Zeman. Stiamo lavorando da poco con lui, per questo la sua filosofia di gioco non è ancora stata assimilata del tutto: ci stiamo concentrando sul piano fisico, la tattica la si affronterà più avanti. Il suo è un calcio diverso, starà a noi adattarci ai suoi schemi e non il contrario”, ha continuato lucidamente.
Nonostante la sua giovane età, il centrocampista offensivo bianconero è un ragazzo maturo, che sa analizzare seriamente il momento e che non si lascia intimorire dal duro lavoro. Lucido, conscio di ciò che vuole e di ciò che il Lugano deve fare nelle prossime settimane, Tosetti ha messo nel mirino l’esordio di San Gallo. “Noi dobbiamo lavorare solo per arrivare alla prima di campionato pronti, magari saremo un pò stanchi per la preparazione ma esordiremo in uno stadio importante. Le motivazioni le troveremo in modo automatico, tenendo anche conto che nelle prime giornate avremo tanti scontri diretti in ottica salvezza… Dovremo dare il 100% anche se non lo avremo nelle gambe”.
