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La convenzione che lega la società del presidente Renzetti al TT scade nel 2018. Se i rapporti non miglioreranno difficilmente sarà rinnovata. E intanto i ragazzi...
LUGANO - “La U21 la gestiamo noi”. “Nemmeno per sogno, è tutta roba nostra”. Il dialogo, poco amichevole, tra Lugano e Team Ticino potrebbe essere riassunto, in maniera scherzosa (anche se qui c'è poco da ridere), con queste due battute.
Ma cosa è accaduto veramente, perché bianconeri e TT hanno bisticciato per la gestione della U21? A Lugano, con la Super League, si è reso necessario avere una “giovanile” solida. Da curare con attenzione e con metodologie di lavoro simili a quelle della Prima squadra. Mandare i propri ragazzi a Tenero, farli seguire da tecnici che utilizzano metodi e hanno idee diverse da quelli di Cornaredo, non sarebbe comodo né producente. Per questo motivo, insieme con il Chiasso, i bianconeri avevano pensato a una gestione combinata (con il doppio tesseramento) della selezione. Soluzione comoda, allenamenti nel Sottoceneri, amichevoli già pianificate...
La dirigenza del Team Ticino ha però rivendicato il proprio dritto di controllare la U21 e, facendo orecchie da mercante davanti alle necessità di chi da anni la sostiene, ha proseguito per la propria strada, arrogandosi il controllo della selezione.
La vicenda è di difficile soluzione. Da una parte ci sono i team, quelli che sostengono finanziariamente il TT, Lugano in primis, scontenti, dall'altra un'associazione che, forte di contratti firmati, vuole continuare a fare il proprio lavoro.
Continueranno i bianconeri a fornire ragazzi alla “scuola” di Tenero? Pare complicato, soprattutto se i rapporti rimarranno tanto freddi.
La convenzione tra le parti scadrà nel 2018. Siamo sicuri che, continuando in questo modo, non verrà rinnovata. E senza le "rette" e i ragazzi del Lugano il Team Ticino farebbe fatica ad andare avanti...
