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LUGANO“Entro martedì si saprà se resto! Un allenatore esperto per il Lugano? Conta più una buona rosa"

31.05.15 - 15:45
Livio Bordoli è tornato a parlare in merito alla spinosa situazione della sua panchina. Renzetti potrebbe decidere di sollevarlo dall’incarico: “Ho i miei meriti nella promozione”
Ti-Press
“Entro martedì si saprà se resto! Un allenatore esperto per il Lugano? Conta più una buona rosa"
Livio Bordoli è tornato a parlare in merito alla spinosa situazione della sua panchina. Renzetti potrebbe decidere di sollevarlo dall’incarico: “Ho i miei meriti nella promozione”
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LUGANO - Conquistata la promozione in Super League lunedì sera, sabato il Lugano ha potuto festeggiare davanti ai suoi tifosi il titolo di campione di Challenge. La sconfitta subita col Wohlen non ha scalfito nè intaccato l’umore del popolo bianconero che si è lasciato andare a una serie di festeggiamenti, giusti, meritati e logici visto il grande traguardo raggiunto dopo un attesa di 13 anni. Neanche Livio Bordoli ha saputo esimersi dal dimostrare tutta la sua gioia, tanto da perdere la voce nella notte luganese: “È stato fantastico. Per anni ho guardato i festeggiamenti delle altre squadre e provavo un pò d’invidia… essere l’attore protagonista ti regala, invece, emozioni uniche. Poi i tifosi sono stati fantastici, mi hanno dimostrato un affetto infinito”, ha commentato il tecnico del Lugano.

Il clima di festa, però, vive sul filo del rasoio sulle rive del Ceresio: dopo la decisione di Renzetti di non cedere al duo Raiola-Bentancur le sue quote azionarie, anche il futuro di Bordoli sembra in bilico. Eppure il presidente è sempre stato il difensore del proprio allenatore, anche quando lo stesso Bentancur avrebbe voluto cambiare qualcosa in seno alla regia bianconera. “Nei prossimi giorni mi troverò con Angelo e decideremo cosa fare nel futuro, entro martedì visto che partirò per le vacanze. Dobbiamo decidere se continuare a lavorare uno a fianco dell’altro o meno; la questione non è relativa all’adeguamento dello stipendio, che forse è il punto meno importante, ma una cosa è chiara: dobbiamo sistemare tutte le sfaccettature perché anche se dovessimo chiudere qui il nostro rapporto, non voglio che ciò avvenga lasciandoci male. Abbiamo passato tante difficoltà assieme, abbiamo fatto un cammino incredibile che forse in tanti non hanno ancora capito… sarebbe sciocco concludere un rapporto del genere in malo modo”, ha spiegato.

Bordoli non ha mai alzato la voce durante la stagione, ma va dato atto al tecnico verzaschese di aver compiuto un vero e proprio miracolo con una squadra che due anni fa, con un organico in parte simile a quello di quest’inizio stagione, militava nelle zone basse del classifica di Challenge: “Col Chiasso eravamo davanti ai bianconeri, nonostante avessimo forse una squadra inferiore. Diversi giocatori che ho avuto a mia disposizione nel corso di questi due anni, erano gli stessi che vestivano la maglia del Lugano nel campionato 2012/13… qualche merito ce l’ho anche io! Anche se, come dico sempre, i meriti vanno divisi tra tutti: giocatori, allenatore e società”, ha sottolineato.

Il tecnico 51enne ha poi voluto spiegare il suo rapporto con Bentancur. “Abbiamo una visione diversa delle cose, durante l’anno ci sono state delle difficoltà, ma negli ultimi giorni abbiamo parlato. Lui stesso ha sottolineato l’impresa realizzata in questa stagione, dal momento che dopo 9 partite avevano 13 punti, la rosa era compresa da 14 giocatori ed eravamo in zona retrocessione! Da lì in poi le cose sono cambiate con l’arrivo di 5 uruguaiani e poi a Natale di tre giocatori di assoluto valore e di carisma! Pablo ormai non farà più parte della società, vista la decisione di Renzetti di non vendere, ma si è messo a disposizione del presidente per aiutarlo come procuratore. Ora conosce il calcio svizzero e potrebbe essere fondamentale il suo apporto”, ha spiegato ancora Bordoli.

Ma allora… dove nasce il problema tra Renzetti e Bordoli? Perché la sua conferma è in dubbio nonostante un contratto in essere? Il presidente per caso vuole un allenatore che conosce già la Super? “Questa domanda, queste osservazioni mi erano già state mosse all’inizio della mia avventura a Lugano, quando si parlava di promozione… si diceva che non ero un tecnico all’altezza e invece mi sembra di aver dimostrato il mio valore. Per confermarci in Super ci vorrà soprattutto una rosa all’altezza; Basic partirà (direzione GC, ndr), ma non è un problema: con i suoi soldi ne possiamo comperare due di assoluto valore. Renzetti vuole un allenatore di prima linea per il massimo campionato? Lo stipendio sarebbe molto più alto, ci sarebbero meno soldi per il mercato… sarebbe folle. Poi comunque un allenatore esperto dovrebbe venire a Lugano per lottare per la salvezza… la vedo difficile. Ma diamo tempo al tempo: un paio di giorni e tutto si chiarirà”, ha concluso.

 

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