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SERIE AShaqiri: “La Juve era una chance, ma Mancini mi ha convinto”

14.01.15 - 14:17
Il talentuoso rossocrociato è stato presentato come nuovo giocatore dell’Inter
Shaqiri: “La Juve era una chance, ma Mancini mi ha convinto”
Il talentuoso rossocrociato è stato presentato come nuovo giocatore dell’Inter
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MILANO (Italia) - Ciuffo in evidenza, maglietta bianca e sorriso largo. Xherdan Shaqiri si è presentato così all’Inter, con il suo bagaglio di sogni e di rivincite. In comune il nazionale svizzero e la squadra di Mancini hanno già una cosa: la fame arretrata. Parla solo tedesco per il momento l’ex Bayern ma quel che dice è chiarissimo, dal desiderio di voler dimenticare presto l’esperienza agrodolce in Bundesliga alla convinzione di aver fatto la scelta giusta. Lo voleva anche la Juve, non è un mistero (“pare che abbia avuto un colloquio con tutti i club a leggere i giornali, la Juve era una delle possibilità ma l’Inter era la soluzione migliore”) ma lui ha scelto i colori nerazzurri: “Ho avuto anche altre offerte, ma la mia volontà è sempre stata chiara. Il mister mi ha presentato il progetto, le sue parole mi hanno convinto e ora voglio aiutare il club a tornare ad alti livelli. Nonostante altre offerte, ho voluto sempre l'Inter. Quando scegli dove andare guardi anche a chi ti vuole di più e a quali prospettive ti offre e l’Inter ha fatto più delle altre. Io voglio avere successo qui, è una sfida che voglio vincere”.

Ricordi bavaresi - Al Bayern lascia campioni come Robben e Ribery ma il periodo tedesco non rimarrà nei ricordi di Shaqiri a lungo: “Non amo confrontarmi con altri giocatori, ho imparato dai grandi campioni e quest’esperienza mi aiuterà ma conta solo il successo della squadra e spero di tornare a vincere con l’Inter. Al Bayern non ero più felice, se ne sono accorti tutti, io ho bisogno di giocare e voglio vincere. Ho un’ottima sensazione per la squadra e per il rapporto con l’allenatore, sono convinto che torneremo ad alti livelli. L’obiettivo è qualificarci per la Champions”. Rummenigge da ex interista non gli ha dato consigli: “Non c’è stato bisogno, voglio riportare questa squadra al vertice, non era necessario avere ulteriori stimoli. Non ho neanche parlato molto con Guardiola, sapevano che volevo andar via e non mi hanno ostacolato”.

Multietnico - Shaqiri ha deciso da solo, senza consigli particolari: “Non c’era bisogno che mi raccontassero cos’è l’Inter, la conoscono tutti, ha una storia vincente”. L’accoglienza dei tifosi a Malpensa è stato solo l’antipasto, ora il popolo nerazzurro vorrebbe vederlo in campo: “Ho visto anche tanti tifosi albanesi, io rappresento anche il Kosovo e ovviamente la Svizzera. Il Bayern ha guadagnato qualche tifoso albanese grazie a me e penso che succederà anche all’Inter. Ho saputo dal ds Ausilio che i fan interesti hanno fatto pressione perché arrivassi e sono contento. Mi sono già allenato tutta la settimana con la squadra, spero di poter esordire nel weekend”. Il campionato italiano non lo spaventa: “Noi scendiamo in campo partita per partita, siamo l’Inter e dobbiamo sempre giocare per vincere che sia contro la Juve o contro l’Empoli, cercherò di dare questa mentalità alla squadra. In Italia non si segna tanto come in Germania ma noi vogliamo giocare un calcio offensivo e segnare tante reti”. Tatticamente Shaqiri non pone ostacoli al suo ruolo: “Già al Bayern ho dimostrato di essere versatile, deciderà Mancini, a me piace giocare da 10 per cercare l’ultimo passaggio ma qualsiasi posizione per me va bene”.

itm

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