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SERIE A Mancini: "Shaqiri non è pronto, i pizzini li usavo anche in Turchia"

10.01.15 - 15:06
Il tecnico dell'Inter ha parlato a 360 gradi sulla situazione attuale dei nerazzurri
Mancini: "Shaqiri non è pronto, i pizzini li usavo anche in Turchia"
Il tecnico dell'Inter ha parlato a 360 gradi sulla situazione attuale dei nerazzurri
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MILANO (Italia) - C’è tanta di quella carne da cuocere nel pentolone interista che si rischia di saziarsi anche solo col profumo: la prova d’orgoglio a Torino con la Juve, il mercato scoppiettante con Podolski, Shaqiri e altri sogni, il caso-Osvaldo, i pizzini misteriosi di Mancini e il Genoa alle porte.

Il tecnico nerazzurro non si nasconde su niente, tranne che sulla situazione del bomber italo-argentino, che sembra destinato all’addio dopo la lite con Icardi: "Non voglio parlarne, a volte si parla di cose che non si sanno".

Per Mancini i nuovi innesti non hanno chiaramente ancora cambiato la squadra più di tanto: “A Torino c'erano gli stessi a parte Podolski. Shaqiri per ora può giocare solo 3-4 minuti. Non credo possa giocare, è fermo dal 19 dicembre e non voglio che si faccia male. Ho parlato con loro e gli ho spiegato che l'Inter è un grande club. Ma penso che tutti i giocatori se possono venire scelgono l'Inter perché sono poche le squadre grandi come la nostra società. Sono due giocatori importanti e gli ho spiegato che presto torneremo a vincere".

Il Mancio sa che c’è ancora tanto da lavorare: “La squadra è numerosa, alcuni meritano di giocare, altri meno. E' normale che qualcuno possa stare fuori, la cosa importante è la vittoria e che i giocatori diano il massimo. Dobbiamo cercare di migliorare la squadra. Purtroppo ci vorrà un po' di tempo e a volte dovremmo sopportare anche le giornate difficili. Sono convinto che al più presto l'Inter lotterà per il campionato ma ora la squadra non è ancora vicina a quella delle mie idee".

Quella che veicola anche tramite pizzini ai suoi giocatori, un’idea utilizzata già in passato: "Per fare le cose per bene, solo per quello. In Inghilterra e in Turchia era difficile comunicare a volte, e leggendo poteva essere più facile per i giocatori capire le idee".

Dopo l’endorsement a Neuer per il pallone d’oro (“i portieri non sono praticamente mai stati premiati, ma anche Buffon e Zenga non l'hanno vinto. Lui può meritarlo".) Mancini replica a Montella, che aveva ironizzato sul fair-play finanziario dell’Inter ("Se Vincenzo vuole può andare in sede a chiedere. I nostri giocatori sono in prestito, poi vedremo a giugno") si parla dell’emergenza di domani, tra squalifiche (Ranocchia, Juan Jesus e Kovacic) e infortunati, toccherà a Vidic giocare titolare: “E' un mese che non gioca, non è al 100%, ma non abbiamo alternative. Vidic è esperto e quindi sa quello che deve fare, anche andando in difficoltà".

Però qualche difensore potrebbe arrivare a gennaio: “Penso che ci possano essere anche altre possibilità oltre i nuovi arrivi di questa settimana. Tutto dipende dalle situazioni che si presenteranno. Punte ne abbiamo. Abbiamo Puskas e Bonazzoli in panchina. Shaqiri e Podolski giocano da seconde punte. Sono tante le soluzioni, in difesa con Jesus squalificato vediamo se ci sarà qualche possibilità. Ci sono ancora quindici giorni di mercato, vediamo, ma penso a domani".

Un capitolo a parte il tecnico lo dedica a Palacio: "Sono preoccupato e mi dispiace perché è un giocatore che lavora sempre tantissimo. Ogni giorno che passa però lo vedo sempre meglio. Spero che questa pulizia della caviglia possa essere fatta a maggio. Sono problemi che i calciatori hanno quando giocano per tanti anni. Questo dolore un po' lo condiziona, però lo vedo sempre meglio anche mentalmente".

itm/red

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