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TUFFI"Sul trampolino non puoi barare. Se lo fai poi ti devi confrontare con l'acqua"

02.04.14 - 09:24
Fabrizio Sirica ci ha parlato del neonato GTA, associazione che spera di poter far avvicinare i più giovani ai tuffi: "Per praticare servono concentrazione e un pizzico di narcisismo"
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"Sul trampolino non puoi barare. Se lo fai poi ti devi confrontare con l'acqua"
Fabrizio Sirica ci ha parlato del neonato GTA, associazione che spera di poter far avvicinare i più giovani ai tuffi: "Per praticare servono concentrazione e un pizzico di narcisismo"
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SOLDUNO – Se avete concentrazione e coordinazione, capacità fisiche e un pizzico di voglia di mettervi in mostra allora, al momento della scelta dello sport da praticare, potreste buttarvi… da un trampolino.

Avete presente quegli atleti che fanno evoluzioni meravigliose lanciandosi da altezze impensabili? Per tentare di emularli, o anche solo per cercare di divertivi come loro, potreste affidarvi al neonato Gruppo Tuffatori Amatoriali (GTA), prima Associazione della Svizzera italiana dedicata alla disciplina sportiva dei tuffi. L’Associazione è ufficialmente venuta alla luce lo scorso 15 marzo, in un bar di Solduno, nata dall’idea di Fabrizio Sirica e di un paio di altri baldanzosi ragazzi.

“Una società “forte” che permette di praticare questo sport esiste a Zurigo – è intervenuto proprio Fabrizio – ma in Ticino non c’era. Per questo motivo ci siamo dati da fare”.

Se si vuole arrivare alle Olimpiadi si deve partire da voi…
“Questo non è esatto. Noi affrontiamo la disciplina in maniera amatoriale e non agonistica. Il nostro approccio è molto legato al mondo del freestyle, della ricerca del piacere. Quello di chi lo fa per “mestiere”, diciamo così, si impegna per la ricerca della perfezione. Dei movimenti perfetti di gambe e braccia… E poi il nostro gruppo non è nato con la competizione come fine. Viviamo il tutto con semplicità: è un’occasione per trovarsi, stare insieme e divertirsi”.

Parlaci un po’ del GTA, cosa siete, cosa offrite?
“Lo scopo di quest'Associazione, l'unica dedicata a questa disciplina sportiva nel nostro cantone, è quello di rendere accessibile e promuovere lo sport dei tuffi a livello amatoriale. È composta da quindici membri - e penso che il numero non sia destinato a crescere molto: vogliamo mantenere un aspetto “famigliare” - e si impegna per offrire corsi ai ragazzi dai 6-7 fino ai 16 anni di età. Abbiamo pensato a quattro differenti livelli di insegnamento, partendo dai “delfini 1 e 2” nei quali si scoprono le basi anche tecniche della disciplina, la percezione aerea, lo stacco, il tuffo di testa fino a quelli più alti. In adolescenza arrivano poi il freestyle 1 e il freestyle extreme”.

Il vostro è uno sport estivo…
“Più che altro è legato alle strutture. Al momento in Ticino non ci sono piscine coperte con trampolini da diverse altezze. Quindi… sì la pratica è spesso legata alla stagione. In inverno sono in programma delle trasferte a Zurigo, dove c’è l’unica piscina interna con piattaforme a 10m della Svizzera”.

Perché un ragazzo dovrebbe avvicinarsi ai tuffi?
“Perché sono molto educativi, ti fanno crescere”.

In che modo?
“Sono uno sport che ti spinge a un confronto con te stesso. Ti costringono a misurarti con la realtà e con i tuoi limiti”.

Sono perfetti per l’età dei vostri allievi…
“Certo. Essi possono unire la parte ludica, il divertimento, alla crescita e conoscenza della propria persona. Sul trampolino non si può barare. Se lo fai, poi, ti devi confrontare con l’acqua. Servono riflessione e concentrazione, insomma. E poi insegna che con l’allenamento e gli sforzi si può crescere e raggiungere grandi traguardi. Sono al tirar delle somme un ottimo strumento di lavoro per ogni adolescente, il quale praticando può vincere le proprie fragilità e anche… mettersi in mostra”.

Si dev’essere un po’ narcisisti per tuffarsi?
“Serve anche quello”.

Tu lo sei?
“In parte sì. Da giovanissimo lo ero molto di più ma anche a quasi 25 anni qualcosa mi è rimasto. D'altro canto, penso che ogni sport, ma specialmente il nostro, abbia una componente di esibizione e spettacolo. Per l'atleta è importante credere molto in se stesso e dimostrare quanto vale".

Ne sarà felice la tua ragazza…
“Melody? Ormai lei ci è abituata” (ha chiuso Fabrizio con una grassa risata).

Per contatti o maggiori informazioni rivolgersi a gruppotuffatoriamatoriali@gmail.com oppure consultare l'omonima pagina Facebook.

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