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Fra i due litiganti Alberto Contador e Chris Froome il portoghese vince la 16esima tappa del Tour
GAP (Francia) - I riflettori a un Froome sempre in palla, li ruba, per la 16ª tappa del Tour de France, il portoghese Alberto Rui Costa. Il corridore della Movistar aggiunge un altro prezioso tassello al suo mosaico di tutto rispetto e porta a casa una tappa della corse a tappe transalpina dopo due Giri di Svizzera, vinti non a caso.
La bagarre - È infatti di Rui Costa l’azione decisiva che vale la tappa da Vaison la Romaine a Gap, 168 chilometri di una frazione apparsa sonnacchiosa e senza acuti dopo la maxi fuga iniziale. All'ultimo Gpm di seconda categoria del Col de Manse però la tappa si accende e il finale è da brividi, con Alberto Contador a stuzzicare Chris Froome a ripetizione. Continui attacchi, in salita e in discesa, con Richie Porte, ultimo gregario per la maglia gialla, che aiuta il leader della generale a replicare, sempre. Contador rischia, e addirittura scivola in discesa inducendo all’errore anche lo stesso Froome. Entrambi si rialzano e alla fine non ci sono né vinti né vincitori, tranne proprio un Rui Costa spettacolare.
L'impresa - Il portoghese ha la meglio dopo che in tanti ci avevano provato partendo da lontano. Quinziato e Mori, Navarro e Coppel, Gilbert, Gautier e Voeckler e insieme a tanti altri proprio Rui Costa e il rossocrociato Albasini. Sul Col de Manse, con Quinziato e Mori tra i primi a staccarsi, Rui Costa alza il ritmo in salita e resta a solo a 17 km dal traguardo. Un percorso che conduce in solitaria coronando così una grande azione. Secondo arriva Riblon.
I delusi - Dietro di lui il francese Riblon (team AG2R-La Mondiale) e terza piazza per il francese Jeannesson (team FDJ), mentre Coppel è quarto e Kloden quinto. Alla fine, dopo la bagarre, il gruppetto della maglia gialla giunge compatto all'arrivo, con Froome che difende gli oltre 4 minuti di vantaggio su Molema e Contador.
Mercoledì - Le tappe alpine di questi giorni nascondono molte insidie ed è presumibile che gli attacchi a Froome non mancheranno. Domani però attenzione al primo della classe Froome perché nella cronometro in programma (32 km) con parecchia salita, può succedere di tutto. (ITM/RED)
