Nell'ultimo atto di Wimbledon lo scozzese ha sconfitto per 6-4, 7-5, 6-4 il numero uno al mondo Djokovic. Era dal 1936 che un britannico non vinceva il torneo londinese
LONDRA - Alla fine Wimbledon ha proposto una finale tra i due tennisti in testa alla classifica ATP, Djokovic e Murray. Alla vigilia dell’ultimo atto londinese i precedenti tra i due dicevano 11-7 in favore del serbo. L’unico precedente sull’erba era quello dell’anno scorso alle Olimpiadi dove lo scozzese l’aveva spuntata con un doppio 7-5. Un po’ a sorpresa Murray ha fatto suo il match in tre soli set, 6-4, 7-5, 6-4 in 3h12 di gioco.
Lo scozzese è partito al massimo, aggiudicandosi un primo set in cui Nole è parso poco brillante. Nella seconda frazione Nole ha combinato un bel pasticcio: in avanti per 4-1 il numero uno al mondo si è infatti fatto rimontare fino al 7-5 in favore di uno scatenato Andy Murray.
Risveglio Djokovic? Nemmeno per sogno e il numero due della classifica ATP nel terzo set ha piazzato il break decisivo sul 4-4 portando così a casa per la prima volta in carriera il torneo londinese.
Era da 77 anni che un britannico non riusciva ad imporsi a Wimbledon. Onore dunque a Murray che è riuscito a interrompere questo digiuno.