Dal countdown al rinvio: in Giappone ora si smonta in attesa di tempi migliori...
Dall'entusiasmo e la vibrante attesa, alla dura realtà con la pandemia che ha portato all'inevitabile decisione. Impotenti di fronte all'onda coronavirus che ha travolto e stravolto ogni evento - sportivo e non -, anche il Cio nei giorni scorsi si è dovuto arrendere ufficializzando lo spostamento dei Giochi al prossimo anno.
Stop agli ultimi preparativi, giù gli striscioni, smontati i cartelloni con le date dell'evento, con la fiaccola olimpica che sarebbe dovuta partire dal J-Village di Fukushima per visitare altre prefetture. Niente da fare, la “fiamma” resterà a dormire per un anno, o poco meno. Già, poiché un'ipotesi, da prendere sempre con le pinze vista l'incertezza sull'evolversi della situazione, è quella di riprogrammare le Olimpiadi di Tokyo nel 2021 tra la fine di Wimbledon (prima metà di luglio) e l'inizio degli US Open (fine agosto).
E a proposito dei Giochi del 2021, in serata il Cio - senza sorprese - ha confermato che si tratterà di un "recupero" e non di una rivoluzione. Nel concreto vuol dire che, gli atleti che erano già qualificati, lo saranno anche per il 2021.