Due volte in vantaggio di un set, il basilese ha finito con il perdere 6-3, 4-6, 6-3, 4-6, 2-6 contro Dimitrov, uscendo ai quarti degli US Open
NEW YORK (USA) – Durissimo colpo per Roger Federer, fuori nei quarti degli US Open per mano di un Dimitrov combattivo. Mai implacabile nei momenti clou del match, il basilese si è arreso 6-3, 4-6, 6-3, 4-6, 2-6 contro il bulgaro, che in semifinale affronterà Daniil Medvedev, fresco giustiziere di Stan Wawrinka.
Presentatosi in campo forte di precedenti imbarazzanti (per il rivale, ovviamente), in una sera di scarsa ispirazione il basilese ha rovinato quanto fatto in una settimana “in crescendo”. Non entusiasmato con Nagal all'esordio e Dzumhur nei 32esimi di finale, nel terzo e nel quarto turno Roger aveva infatti innestato la marcia più alta, concedendo appena nove game totali al britannico Daniel Evans e al belga David Goffin.
Contro Dimitrov ci si aspettava dunque una nuova cavalcata, da concludere con una qualificazione; questa non è tuttavia arrivata. Il renano ha infatti alternato momenti eccellenti ad altri pessimi, arrendendosi alla fine dopo 3h10' di sfida.
Partito benissimo – un break strappato al secondo gioco e zero concessi – Federer ha velocemente fatto suo il primo set. La sua efficacia è però sparita già nel secondo parziale, nel quale ha prima faticato per tenere il servizio e in seguito, sul 2-3, ha incassato un break. Rimesso il set in equilibrio (battuta rubata nel nono game), si è poi fatto sorprendere nel gioco successivo, arrendendosi 4-6. Problemi? Non sembrava. Nel terzo parziale Roger ha infatti dominato, chiudendo 6-3 in 37'. Poi però, complice anche qualche acciacco fisico, la luce si è spenta. Gettato alle ortiche il quarto set (un break incassato e ben sei palle break buttate), il rossocrociato è infatti definitivamente naufragato nell'ultima parte di incontro dove, persa due volte la battuta, si è velocemente trovato 0-4, per poi arrendersi 2-6.