Via alla seconda settimana dello Slam londinese; a Matteo Berrettini, Roger Federer chiederà il pass per i quarti di finale
LONDRA (GBR) - Qualche sussulto c'è stato; la prima metà dello Slam londinese non ha in ogni caso portato ribaltoni. Il che, tradotto, significa che le prime tre teste di serie, i tre campioni più affidabili, sono ancora in corsa.
Novak Djokovic ha perso un set in tre match e oggi sfiderà il 21enne francese Ugo Humbert. Rafa Nadal ha un po' faticato con Kyrgios nel secondo turno ma per il resto è andato come un treno, e ora incrocerà il 30enne portoghese João Sousa. Roger Federer infine... non ha incantato ma ha sempre saputo trovare la rotta e condurre in porto match complicati. Il renano ha penato all'esordio con Harris, è stato incostante nei 32esimi con Clarke, non ha dominato nel terzo turno contro Pouille. Ha in ogni caso sempre vinto. E poi, si può storcere il naso davanti a un fenomeno che da anni - soprattutto sull'erba londinese - insegna tennis a tutti?
Per ampliare la sua leggenda il basilese, al quale quasi tutto riesce facile, dovrà però adesso alzare il livello del suo gioco. I suoi prossimi rivali, primo tra tutti Matteo Berrettini, rampante numero 20 al mondo, sono infatti pronti a farlo cadere. L'italiano ha infilato, nell'ordine, Bedene, Baghdatis e, al termine di una maratona, Schwartzman. Ha ambizione, gamba e classe ed è determinato a imparare il più possibile da questo Wimbledon, nel quale ha già ottenuto il suo miglior risultato in carriera. Si può dunque facilmente prevedere che riuscirà a dare il 100%, forse anche qualcosa in più. Per non perdersi nemmeno un secondo di lezione e per provare, perché no, a mettere in difficoltà il maestro. In fondo non si gioca solo per partecipare.