Cerca e trova immobili

SPECIAL OLYMPICSIl Ticino festeggia i suoi "special" campioni: «Che esperienza»

10.04.19 - 09:15
Cinque ragazzi ticinesi si sono distinti ai campionati del mondo di Abu Dhabi con la delegazione svizzera. Coach Pietro Grandi: «Il riscontro è stato positivo, è una realtà che fa riflettere»
Foto Kernen
Il Ticino festeggia i suoi "special" campioni: «Che esperienza»
Cinque ragazzi ticinesi si sono distinti ai campionati del mondo di Abu Dhabi con la delegazione svizzera. Coach Pietro Grandi: «Il riscontro è stato positivo, è una realtà che fa riflettere»
SPORT: Risultati e classifiche

LUGANO - Nella giornata di ieri - martedì 9 aprile - gli atleti ticinesi che rappresentano la delegazione svizzera di Special Olympics sono stati ricevuti in Municipio a Lugano. Questi ultimi sono stati premiati per i risultati ottenuti ad Abu Dhabi ai "World Games", i campionati del mondo in cui partecipano le persone che soffrono di disabilità mentale.

Ricordiamo che i rossocrociati presenti nell'Emirato Arabo erano 64 (più una ventina di monitori) e hanno avuto il merito di conquistare almeno una medaglia in dodici diverse discipline sportive (in totale erano 23), raccogliendo 10 ori, 15 argenti e 11 bronzi. La competizione - durata due settimane - ha visto la partecipazione di ben 8'000 atleti provenienti da 190 paesi e si è trattato del più grande evento sportivo mondiale per persone diversamente abili. «È stata una grandissima esperienza per tutti, sia per noi normo-dotati che per i ragazzi disabili», è intervenuto Pietro Grandi, allenatore di bocce. «La delegazione elvetica si è distinta in moltissime discipline e anche chi non è salito sul podio è riuscito comunque a togliersi le proprie soddisfazioni. Il riscontro è stato molto positivo».

Per questo grande evento sono "accorsi" la bellezza di 30'000 volontari che hanno collaborato insieme ai 3'000 monitori per la buona riuscita della manifestazione... «Questo dimostra una volta di più che i ragazzi diversamente abili non sono messi in un angolo, fanno parte della nostra società e anche in futuro sarà necessario integrarli il più possibile. Tengo a sottolineare che a livello umano - disabili, down e autistici per esempio - sono delle persone vere, hanno sentimenti puliti, un cuore grande, sono affettuosi e non conoscono la malizia: se dicono di volerti bene significa che è davvero così. È una realtà che fa riflettere». 

Come funziona la competizione? «Per ogni disciplina viene eseguito il giorno prima della vera gara del World Game un "divisioning", nel corso del quale gli atleti effettuano la loro corsa - o i team giocano la propria partita - come in una situazione reale. Sulla base dei risultati ottenuti in questa prestazione tutti gli atleti vengono poi suddivisi in categorie omogenee per livello di capacità, di modo che ognuno abbia la possibilità di misurarsi ufficialmente contro avversari dello stesso valore».

Come mai hai deciso di diventare coach per ragazzi diversamente abili? «Pratico le bocce da una cinquantina d'anni (ne ha 63 a settembre, ndr), ma per quanto riguarda il ruolo di coach ho iniziato per caso. Nel 2004 infatti, un ragazzo - Stefano Agustoni - è venuto a trovarmi su indicazione di mio cugino al bocciodromo di Riva San Vitale perché voleva imparare a giocare. Da quel momento non mi sono più fermato, abbiamo creato due gruppi di bocce - uno a Lugano e uno a Mendrisio - e ci siamo ingranditi sempre di più. Attualmente sono il responsabile delle bocce per Special Olympics, mentre per quanto riguarda i Mondiali si tratta della terza volta che partecipo in qualità di allenatore dopo le edizioni di Atene (2011) e Los Angeles (2015). Finora ho sempre vissuto delle emozioni nuove e ho imparato moltissimo da questo ambiente. Sono dei sacrifici per tutti, ma alla fine i risultati sono davvero gratificanti anche perché i ragazzi imparano in fretta e si sentono importanti».

Da segnalare che alla rassegna iridata erano presenti dieci membri dal Ticino, fra allenatori e atleti, che si sono destreggiati in tre discipline: nelle bocce con Alex Giovannini (bronzo nel singolo e argento nel doppio); nel tennis con Fernando Giacomazzi (oro nel singolo e bronzo nel doppio) e Sandra Caranzano (oro nel singolo e argento nel misto), mentre nella vela con Andrea Callegher (sesto insieme a Daniele Piazza) e Jonairo Figueroa (oro insieme a Marco Grassano). I tre coach erano invece Pietro Grandi (bocce), Gabrielle Mossi (tennis) e Boris Keller (vela).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

toms 4 anni fa su tio
GRANDE PIETRO!!! MA NELLA PRIMA FOTO, SEI QUELLO DIETRO CON LA BALESTRA??? MITTICOOOO. COMPLIMENTI ALEX, TALENTOOOO!!!
NOTIZIE PIÙ LETTE