NFL - SUPER BOWL LIIISogni, leggende e mostri più forti del tempo: «La gente sarà divisa»

ATLANTA (USA) - Un evento planetario, uno show a 360°, un fulcro di tradizioni con adrenalina e agonismo ai massimi livelli: è tempo di Super Bowl, appuntamento che va oltre lo sport ed è una specie di quintessenza dello spettacolo a stelle e strisce. Il conto alla rovescia è già iniziato, nella notte tra domenica e lunedì i riflettori saranno tutti puntati sul Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, in Georgia. Incollati alla tv per assistere all’evento milioni e milioni di appassionati, ma pure semplici curiosi: a questo proposito nell’half-time spazio ai Maroon 5. Da una parte ci saranno i New England Patriots del leggendario quarterback Tom Brady e coach Bill Belichick - al terzo SB consecutivo e all’inseguimento del sesto titolo della loro gloriosa storia (eguaglierebbero il record dei Pittsburgh Steelers) -, dall'altra i Los Angeles Rams di Jared Goff e del giovane coach Sean McVay (33 anni), che sognano il secondo trionfo della loro storia.

I californiani, dopo aver chiuso la regular season con un record di 13-3, nei playoff hanno piegato Dallas prima di superare 26-23 New Orleans all'overtime nella finale NFC (sfida seguita da moltissime polemiche per un episodio arbitrale "pro-Rams"). Da parte sua New England ha dovuto superare in stagione parecchie difficoltà  (record 11-5), ma nei playoff ha brillato liquidando i Chargers prima di sconfiggere i Kansas City Chiefs nella finale AFC al termine di un match memorabile (37-31 all'overtime).

 «Ad un certo punto, ad inizio campionato, li davano per vecchi, dicevano che erano lenti e sembrava potessero vacillare.... invece i Patriots non sono mai "morti" e sono ancora lì: al Super Bowl - esordisce Mike McNamara, 69enne nordamericano attuale capo della formazione del Bienne - Era una storia già sentita, ma Brady con i suoi 41 anni e la sua intelligenza sa sempre fare a fette le difese avversarie. È un mago, è difficile mettergli pressione. Ha sempre nuove soluzioni e poi può contare sui vari Edelman, Hogan, White, Gronkowski & Co… ora hanno “trovato” anche Michel come running back. Il vantaggio dei Patriots è il modo in cui si preparano alle partite. Pensiamo che sono al SB per la nona volta nell’era Belichick-Brady. Mostruoso... o meglio mostruosi. Ora hanno avuto due settimane per prepararsi: ogni dettaglio sarà stato curato in maniera maniacale».

Sui Rams di Jared Goff cosa puoi dirci?
«Per loro la chiave del match sarà controllare il tempo di gioco. I Rams non possono lasciare palla a Brady. I Pats non correranno come Los Angeles, ma con tutti i suoi passaggi corti può “rosicchiare” anche 6-7’ minuti prima di arrivare al touchdown. È sfiancante. Goff è un giovane molto bravo ma non è Brady, deve anche gestire un altro tipo di squadra e la pressione. Non ci si aspettano 350 o più yards di passaggio, ma ne possono correre anche 200. Gurley e Anderson sono un due tra i migliori running back della Lega».

Chi parte favorito?
«Do un piccolo vantaggio a New England per il coaching staff. Anche se i Rams hanno vinto più partite in stagione, ho come l’impressione che siano gli “underdog”. McVay ha fatto un lavoro incredibile, ma Belichick è un genio. Se i californiani riusciranno però a correre almeno 170-180 yards, allora avranno una possibilità di vincere».

Tutta l'America, che sarà “paralizzata”, spera di vedere un bel match.
«Va detto che siamo stati viziati con due semifinali incredibili. Ci sono state anche tante polemiche, ma "Wow"… partite eccezionali. Sul tifo la gente sarà divisa: i Rams sono giovani e interessanti, ma vedere Brady vincere il sesto anello sarebbe qualcosa di storico».

Boston contro Los Angeles, la storica rivalità tra East Coast e West Coast: un classico dello sport americano.
«È una rivalità sentita, ma non come un Ambrì-Lugano o, nel baseball, New York Yankees-Boston Red Sox. C’è comunque rivalità tra la scintillante California e la determinata Boston».

La sfida che andrà in scena ad Atlanta riproporrà quella dell’edizione 36, quando - era il 2002 - un giovane Brady piegò i Rams, che all’epoca giocavano ancora a St. Louis.  Battere i Pats di TB12 al Super Bowl è quasi come scalare l'Everest, ma lo scorso anno gli Eagles di Foles ci riuscirono… non resta che attendere il duello e godersi lo spettacolo.