Il maratoneta moldavo si è reso protagonista di un'avventura particolare con lo scopo di raccogliere fondi per aiutare una bambina malata
SIBERIA - Dimitri Voloshin ha deciso di sfidare l'estremo. Il maratoneta moldavo ha infatti percorso la bellezza di 50km a -60°C nel freddo glaciale della Siberia e più precisamente nella regione d'Oymyakonsky (repubblica di Sakha). Quest'ultima è considerata come la più fredda del pianeta: nel 1933 la temperatura era infatti scesa fino a -71,2°, un record per l'Asia e per l'emisfero nord.
Lo scopo di questa avventura era quello di raccogliere fondi per aiutare una bambina malata - Eva Pismenyuk - affetta da infermità motrice cerebrale. «Sono rimasto sorpreso dal coraggio e dalla volontà di questa bambina», ha spiegato proprio Voloshin prima di lanciarsi nell'impresa. «Voglio aiutarla, ma sono consapevole che da solo non posso farcela. Ho bisogno anche di voi».
Voloshin è stato in grado di portare a termine la sua scommessa (vedi video in allegato) senza nessuna assistenza medica in sei ore. Finora ha già raccolto circa 4'200 franchi.