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Superando 6-3, 7-6(4), 6-3 Juan Martin Del Potro, Djokovic ha trionfato per la terza volta in carriera nello Slam newyorkese
NEW YORK (USA) – Nole Djokovic si è preso di prepotenza gli US Open 2018. Il serbo ha messo le mani sullo Slam newyorkese superando 6-3, 7-6(4), 6-3, in una finale durata 3h17', Juan Martin Del Potro.
Impreciso, arrendevole e poco continuo per oltre due anni – nei quali è passato anche attraverso un fastidioso infortunio – Novak ha cominciato la sua ripresa a inizio 2018. Ha sudato, sbuffato e combattuto, riuscendo a portare il suo motore al massimo dei giri per l'estate. Giusto in tempo per vivere da protagonista il torneo di Wimbledon, vinto a tre anni di distanza dall'ultima volta e, nel weekend, il Major a stelle e strisce.
Sul cemento statunitense Nole è partito lento, patendo come molti il caldo, salvo poi "prendere il ritmo" e trasformarsi in un carro armato inarrestabile. Superati nell'ordine Fucsovics, Sandgren e Gasquet, l'ex numero uno al mondo ha fatto il pieno di certezze e si è presentato al massimo davanti a Sousa, Millman e Nishikori, spazzati via in nove set totali. Sull'onda dell'entusiasmo ha poi giocato da fenomeno la finale contro Del Potro. Nel match con vista sul titolo Novak ha dominato il primo set, è sopravvissuto al secondo, lunghissimo, parziale e infine ha chiuso i conti, con esperienza e ferocia, nel terzo “tempo”. Slam numero quattordici in bacheca (come Sampras) e nuova ispirazione per scrivere una storia che pareva essersi interrotta sul più bello. È tornato il vero Djokovic? Fosse così gli altri grandi del tennis dovrebbero cominciare a tremare: mettere le mani su qualche trofeo diventerebbe per loro, nel prossimo futuro, estremamente difficile.
