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MAIORCA«Mi pento di aver preso droghe. La prigione? Terribile: escrementi e urina ovunque»

07.08.18 - 14:14
L'ex ciclista tedesco, Jan Ullrich, ha spiegato le cause del suo arresto a Maiorca: il 44enne ha ammesso di essersi drogato
Keystone
«Mi pento di aver preso droghe. La prigione? Terribile: escrementi e urina ovunque»
L'ex ciclista tedesco, Jan Ullrich, ha spiegato le cause del suo arresto a Maiorca: il 44enne ha ammesso di essersi drogato
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MAIORCA (Spagna) - Non se la sta passando molto bene l'ex campione di ciclismo Jan Ullrich. Il vincitore del Tour de France del 1997 e medaglia d'oro olimpica a Sydney nel 2000, ha trascorso una notte - fra lunedì e martedì scorso - in prigione, per aver aggredito il suo vicino di casa a Maiorca - Til Schweiger, attore, regista e produttore cinematografico tedesco - reo di non averlo invitato a una festa organizzata a casa sua.

Dopo questo episodio Ullrich si è confidato al quotidiano "Bild" ammettendo di aver consumato delle sostanze stupefacenti: «Per amore nei confronti dei miei figli seguirò una terapia», ha raccontato il tedesco. «La rottura con mia moglie Sara e la lontananza dai miei figli, ai quali non parlo da diverso tempo (non li vede da Pasqua, ndr), è stata una situazione difficile da gestire. Così, improvvisamente, mi sono ritrovato a fare certe cose e ad assumere sostanze delle quali mi pento (...). La prigione? Ero convinto che dopo il verbale, le cure e le analisi del sangue sarei potuto tornare a casa e invece mi hanno portato dentro. Con i guardiani non mi capivo, parlavano soltanto spagnolo, nemmeno una parola di inglese e non ho avuto il diritto di chiamare un avvocato. In cella c'erano solo una branda e un'asciugamano. Oltre a questo sia sul pavimento che sui muri c'erano escrementi e urina ovunque. Non riuscivo a dormire e sono diventato claustrofobico. È stata una delle esperienze più difficili della mia vita (...).».

La giustizia spagnola ha in seguito ordinato a Ullrich di mantenere una distanza di almeno 50 metri da Schweiger... «Farò disegnare una linea all'esterno della mia proprietà dal giardiniere, di modo da sapere esattamente dove sia il limite. Sono pronto a scusarmi con Til, ma aspetto anche le sue scuse».

Dal canto suo l'attore ha replicato: «Non ho fatto tutto questo per denunciarlo. Conosco molti amici che hanno cercato di aiutare Ullrich in tutti i modi, anche sua moglie senza successo e alla fine non aveva più amici. Ultimamente era circondato solo da persone che lo svalorizzavano sistematicamente, era sempre "fatto" e non più in grado di ragionare. Se seguirà una terapia, allora tutto quello che è successo sarà servito a qualcosa e io sarò felice, come i suoi veri amici o i suoi figli che lo amano da morire. Se ha bisogno sarò il primo ad aiutarlo (...).

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