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Gustoso aneddoto sulle frequentazioni romane di King Roger, capace di scovare un angolo nascosto dell'impianto per rilassarsi
ROMA (Italia) – Roger Federer non ha preso parte alle ultime edizioni degli Open d'Italia. I suoi passaggi romani non sono però stati dimenticati. Non tanto per match e vittorie (e sconfitte), quanto piuttosto per il suo atteggiamento, i suoi modi di fare, la sua continua ricerca di tranquillità. Un gustoso racconto delle abitudini “rogeriane” a Roma lo ha fornito Gabriele Bianco, da 28 anni responsabile dell'"ufficio allenamenti" della struttura italiana.
«Federer è bravissimo, soprattutto fuori dal campo – ha sottolineato il dirigente della kermesse – ed è sempre in cerca di tranquillità. Per trovare un po' di riservatezza, per esempio, è riuscito a scovare un posto sconosciuto ai più. Riusciva a entrare nel Foro Italico in maniera invisibile e riusciva a restare nell'angolo più nascosto della struttura. Stiamo parlando di una specie di spogliatoio dismesso, ma comunque ancora attivo, che trovò anche probabilmente grazie alla mia complicità. Un qualcosa che non serve al torneo ma funzionante al 100% e che lui adopera come suo angolo preferito per concentrarsi, rilassarsi, massaggiarsi prima e dopo gli allenamenti e i match».
