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TENNISFederer: «Non è normale che il favorito sia un 36enne...»

14.01.18 - 21:41
Il campione renano si è espresso in merito all'inizio degli Australian Open
Federer: «Non è normale che il favorito sia un 36enne...»
Il campione renano si è espresso in merito all'inizio degli Australian Open
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MELBOURNE (Australia) - E' di gran lunga il favorito per il titolo, almeno secondo le valutazioni dei bookmakers (alla vigilia, il suo successo paga 2.87) ma Roger Federer attenua la luce dei riflettori su di lui per gli Austalian Open: «Con l'età, sento che tendo a minimizzare le mie possibilità perché non penso che un 36enne dovrebbe essere il favorito di un torneo, non dovrebbe essere così».

Eppure la quota è da dominatore, nonostante il sorteggio abbia scaricato nella parte bassa del tabellone (la sua) quasi tutti gli avversari più impegnativi. A ben vedere, il percorso di Roger non sembra terribile fino ai quarti: con tutto il rispetto, Gasquet e Querrey (o Raonic) non gli sembrano neanche vicini. Ben più complicato l'eventuale quarto di finale contro David Goffin o Juan Martin Del Potro. Lui la vede così: «Quest'anno spero di vincere i primi turni ed entrare nel ritmo, mentre lo scorso anno era più un "vediamo cosa succede", un po' come quest'anno per Novak, Stan o altri. Vedo le cose in modo più rilassato. Anche Nadal, con la stagione che ha avuto, o Djokovic, che ha vinto sei volte qui, anche se non sappiamo come si sente, possono essere considerati i favoriti. Ma mi concentro solo sul mio gioco e su di me, perché ho anch'io i miei problemi. Ho sempre detto che quando raggiungi i 30, è forse normale avere alcuni segni di usura nel corpo. Ma i giocatori, i loro allenatori e tutti quanti dovrebbero fare il massimo per evitare gli infortuni. Giocare di meno, allenarsi diversamente? Avere una programmazione diversa? Di chi è la responsabilità? Penso del giocatore». 

Il tennis gli piace ancora: «Mi è sempre piaciuto. Lo amo di più? Sarebbe ingiusto dire di sì, perché ho amato il periodo in cui sono arrivato sul circuito e ho affrontato gli idoli della mia infanzia. Era così bello, perché ero come un bambino in un negozio di dolciumi. E poi, quando ero il numero 1 del mondo e ho vinto tutti i tornei, è stato bello. È chiaro che ora tutto è diverso. Ho una grande famiglia, molti amici in tutto il mondo e mi piace vedere tutti questi volti familiari. Quindi sì, in questo momento sono in un bel periodo della mia carriera e della mia vita...».

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Forza RogerFourOne, sei pur sempre ancora il numero due dell'ATP ma il numero UNO in qualsiasi altra classifica !!!!!!!!!!!!!!!!
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