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TENNISFederer: «Il time-out per la schiena? Precauzione...»

05.09.17 - 21:02
Battuto il tedesco Kohlschreiber, il basilese è già proiettato al match con Del Potro: «Rispetto alla finale del 2009 oggi siamo entrambi diversi. Giochiamo in maniera differente»
Keystone
Federer: «Il time-out per la schiena? Precauzione...»
Battuto il tedesco Kohlschreiber, il basilese è già proiettato al match con Del Potro: «Rispetto alla finale del 2009 oggi siamo entrambi diversi. Giochiamo in maniera differente»
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NEW YORK - 12 su 12. Roger Federer in carriera non ha mai perso da Philipp Kohlschreiber. Nella scorsa notte il basilese ha impartito una nuova lezione al tedesco, sconfiggendolo con il risultato di 6-4, 6-2, 7-5 e ottenendo il pass per i quarti di finale degli US Open. 

Il tennista rossocrociato ha fatto tremare tutti al termine del secondo set, quando ha chiesto il medical time-out per curare la sua schiena: «Ho sentito il muscolo che si era indurito nella parte bassa della schiena, è stato più per precauzione. Ora sto bene», ha chiarito King Roger. 

Il prossimo ostacolo è rappresentato dall'osso duro Juan Martin Del Potro, un giocatore sempre molto tosto da affrontare. King Roger ha ricordato l'epico incontro del 2009 - in finale - sull'Arthur Ashe: «La vigilia di questo incontro non può non farmi tornare alla mente la finale del 2009, uno dei match che vorrei giocare di nuovo. Sentivo di poterlo battere perché ero avanti due set a uno. Ho avuto diverse opportunità per chiudere il confronto a mio favore. L'unico set in cui stava meglio di me è stato il quinto, che lo ha poi portato alla vittoria. Al termine di quella stagione non ero molto deluso poiché avevo già vinto il Roland Garros, Wimbledon e c'era stata la nascita delle mie figlie. Aver fatto ottenuto la finale qui è stato bello, ma era terminato il mio regno dei 5 anni di fila. Oggi siamo entrambi dei giocatori diversi. Giochiamo in maniera differente. Lui ha cambiato il rovescio per via dell'operazione. Usa più lo slice. Io gioco più aggressivo in risposta, punti più corti».

Dal canto suo il sudamericano non teme Roger Federer: «Lo ammiro. Tutti lo adorano. Sarà un match interessante otto anni dopo la finale del 2009. So come giocare se voglio vincere, ma vedremo come mi sentirò fisicamente dopo la battaglia con Thiem». 

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