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Iron Stan, da Parigi, parla di ranking mondiale e di Djokovic: «Crisi o no resta il numero 1. In questi anni ha fatto tantissimo»
PARIGI (Francia) - Vorrebbe averla lui la stessa “crisi” di Djokovic (Atp 1). Stan Wawrinka, da Parigi dove parteciperà al torneo di Bercy, parla del duello tra Nole e Murray, con il britannico che tallona il serbo in vetta al ranking mondiale. Per il rossocrociato, numero 3 al mondo, la sfida per il primo posto del ranking è avvincente:
«È interessante anche per tutti noi, è da un po' che Andy si sta avvicinando al livello di Novak. Dopo il Roland Garros tra loro c'era molta distanza, ma poi Murray è andato in finale in tutti i tornei e Djokovic ha avuto qualche passo falso. Ad ogni modo, qui a Parigi sarà durissima batterlo. Agli US Open ho sconfitto Djokovic, è vero, ma per lui era un torneo particolare, ed inoltre veniva da una semifinale durissima con Monfils. Non sono sorpreso che abbia detto di aver perso un po' il piacere e le motivazioni per giocare. Si spiega con tutto quello che ha fatto negli ultimi anni. È normale che per un po' uno perda stimoli e che quindi perda anche qualche partita. Ma crisi o no resta il numero 1 al mondo e, anche se dovesse chiudere l'anno al secondo posto, avrebbe comunque il doppio dei punti del terzo... Se è crisi questa è quantomeno una crisi gentile e bella».
