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FREERIDE«È un onore poter fare parte dei 16 migliori snowboarder»

16.04.16 - 18:36
Il ticinese Walter Brughelli ha stilato un bilancio sulla stagione appena conclusa. Oltre a questo ha anche parlato della prossima che inizierà con la prestigiosa Roldal Freeride Challenge
«È un onore poter fare parte dei 16 migliori snowboarder»
Il ticinese Walter Brughelli ha stilato un bilancio sulla stagione appena conclusa. Oltre a questo ha anche parlato della prossima che inizierà con la prestigiosa Roldal Freeride Challenge
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LUGANO - Questa settimana si è concluso per Walter Brughelli il campionato di freeride 2015/2016. Per il ticinese non è stata una delle migliori stagioni, visto che è stata caratterizzata da condizioni nevose difficili e da un paio di cadute che sono costate punti preziosi.

Le prime due gare, a Crested Butte in Colorado e a Taos in Nuovo Messico, erano molto simili, per innevamento e per il terreno, pareti corte con poche linee disponibili. Nella prima gara il ticinese è arrivato ultimo con una caduta rovinosa dove ha rotto pure la tavola, ma senza amarezza siccome il suo motto è «o primo o ultimo». 

La seconda, oltre alle condizioni, anche la fortuna ha guardato altrove, siccome Brughelli si è preso l'angina il giorno prima delle qualifiche, che ha deciso di fare comunque anche se, come ha confermato lui stesso, «l'ultimo posto dove vorresti trovarti con febbre e nausea è in cima a una montagna, con neve dura, ghiaccio e sassi ovunque. Le gambe hanno difatti ceduto all ultimo cliff che mi è costata la qualifica alla finale (quasi per fortuna perche il giorno dopo non ce l'avrei fatta a gareggiare)».

Quando le cose stavando andando davvero male, Brughelli ha messo da parte il suo slogan, o primo o ultimo, e a Crystal Mountain, con condizioni favolose, 30 cm di neve fresca, l'atleta ticinese ha eseguito una ottima run di qulifiche e si è migliorato ancora in finale, finendo all'ottavo posto.

«A volte bisogna analizzare la situazione e fare scelte ponderate, anche se sapevo che la mia linea non sarebbe finita sul podio, non potevo rischiare troppo», ha dichiarato Brughelli. «Se fossi caduto anche lì non avrei avuto più punti per continuare nel circuito delle gare a 4 stelle l'anno prossimo. L'ultima gara in Canada, a Kicking Horse, sono poi tornato con la mia idea del tutto e per tutto, anche se le condizioni erano pessime, luce piatta e neve dura. Anche lì però ho cercato di andare forse un po troppo oltre i limiti, soprattutto per le condizioni che c'erano e non mi sono accorto di un cambio di pendenza nella luce piatta e son finito a terra».

«È stata una stagione segnata da cadute, che reputo però positiva, siccome ho visto che quando sono sottoposto a dose massicce di stress, come il fatto di non poter sbagliare, mi stimola e mi fà ragionare su ogni singola mossa. Grazie a ciò ho ancora i punti per poter competere nelle gare a quattro stelle e proprio questa settimana dovrò volare in Norvegia per la prima gara, fwq 4*, della stagione prossima 2016/17, che è anche una delle più prestigiose nel tour, la famosa Roldal Freeride Challenge. La start list è limitatissima, siamo solo in 16 Snowboarder ad essere stati accettati ed è un onore essere tra questi nomi e un privilegio la possibilità di potermi confrontare con loro... sono motivatissimo».

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