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CICLISMOLevi Leipheimer: "Se non ti dopavi ti mandavano a casa"

11.10.12 - 22:09
Il ciclista è stato sospeso per sei mesi, unitamente a Vande Velde, Zabriskie, Danielson, Hincapie e Barry, per aver ammesso l'uso di sostanze dopanti e il giro di doping di Armstrong
Keystone
Levi Leipheimer: "Se non ti dopavi ti mandavano a casa"
Il ciclista è stato sospeso per sei mesi, unitamente a Vande Velde, Zabriskie, Danielson, Hincapie e Barry, per aver ammesso l'uso di sostanze dopanti e il giro di doping di Armstrong
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WASHINGTON (USA) - L'USADA, Agenzia Statunitense Antidoping, ha sospeso per sei mesi sei ex compagni di Lance Armstrong quando correva per l'US Postal. Levi Leipheimer, Christian Vande Velde, David Zabriskie, Tom Danielson, George Hincapie e Michael Barry, sono i sei atleti che hanno testimoniato contro il sette volte vincitore del Tour de France. I sei ciclisti hanno confessato di aver utilizzato sostanze illecite e hanno raccontato il giro di doping in cui è incappato il texano. Gli atleti potranno tornare alle competizioni nella primavera 2013. "Se non ti dopavi ti mandavano a casa - ha raccontato Levi Leipheimer - non era una possibilità".

Sono stati inoltre squalificati altri cinque ex colleghi di Armstrong: Frankie Andreu, Tyler Hamilton, Floyd Landis, Stephan Swart e Jonathan Vaughters. Sono invece stati sospesi a vita il medico italiano Michele Ferrari e l'iberico Garcia del Moral.

Intanto, si potrebbe sapere e dovrebbe sapere presto il destino regresso di Lance Armstrong. L'ex ciclista americano coinvolto nello scandalo doping scoppiato in America che finisce per arrivare in Europa dove Lance è stato il simbolo del ciclismo con le sue 7 vittorie al Tour de France, ma soprattutto il simbolo della vittoria sulla vita con la sua battaglia contro il cancro sconfitto prima del ritorno alle corse più forte di prima. Proprio su quella forza fuori dal comune l'Usada vuole fare chiarezza ed ora anche l'UCI e il CIO vogliono vederci chiaro.

L'Uci, Unione ciclistica internazionale, ha garantito un esame in tempi brevi del documento arrivato dall'Usada, il dossier sul caso di Lance Armstrong e le presunte pratiche di doping praticate dall'Us Postal. I tempi dovrebbero rispettare la scadenza dei 21 giorni fissati dalla Wada: "L'Uci si impegna a fornire una risposta tempestiva e a non rinviare la materia oltre il necessario". Secondo l'agenzia antidoping statunitense, il dottor Michele Ferrari avrebbe aiutato il ciclista americano a costruire i suoi successi con pratiche vietate. Tra i due, stando alle carte, il raporto sarebbe iniziato nel 1996, prima che al texano venisse diagnosticato il cancro ai testicoli. L'USADA, l'antidoping Usa, ha girato al CIO, governo del ciclismo mondiale, le carte del caso contro l'ex re del Tour. Squalificati per 6 mesi sei suoi ex compagni che hanno testimoniato contro di lui. Hincapie ha già confessato: "Ho fatto uso di doping".

Sebbene la medaglia olimpica di Armstrong, bronzo vinto nella cronometro ai Giochi di Sydney 2000, sia coperta da prescrizione, visto che sono trascorsi più degli 8 anni previsti dalle norme, il dipartimento legale del Cio sta esaminando il dossier ricevuto, per conoscenza, dall'Usada. Lo stesso inviato anche all'Unione ciclistica internazionale (Uci). Se Lance Armstrong venisse squalificato anche dall'UCI rischia di perdere anche la medaglia olimpica. (ITM/red)

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