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HOCKEYGoran Bezina: "Romy è il centro più forte della Lega"

11.10.12 - 09:07
Il capitano della corazzata Ginevra è soddisfatto del primo posto della sua squadra a dieci punti dalla seconda. Intanto il difensore si coccola l'ex attaccante bianconero già leader delle Aquile
Keystone
Goran Bezina: "Romy è il centro più forte della Lega"
Il capitano della corazzata Ginevra è soddisfatto del primo posto della sua squadra a dieci punti dalla seconda. Intanto il difensore si coccola l'ex attaccante bianconero già leader delle Aquile
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GINEVRA – Sono trascorse undici giornate del campionato di hockey di LNA e grazie al lock-out quasi tutte le squadre si sono rinforzate. Fra queste però, spicca il Ginevra di Chris McSorley e di Goran Bezina, capace di inanellare una serie impressionante di vittorie e di candidarsi prepotentemente come carrarmato della Massima Serie. Le Aquile si trovano attualmente in testa al campionato con 29 punti, ben dieci in più della seconda che è lo Zurigo, ma con una gara in più giocata. La società romanda ha operato molto bene sul mercato già in estate e ai vari Ryan Keller, Kevin Romy, Julian Walker e Cody Allmond, sono stati aggiunte due stelle di NHL: Yannick Weber e Logan Couture.

Goran Bezina, avete iniziato alla grande, cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?
"È cambiato il carattere, siamo molto più aggressivi e combattivi sul ghiaccio. Il nostro stato d’animo è migliorato tanto e questa è una grande differenza. Nella stagione 2011-2012 siamo stati puniti anche dagli infortuni e quest’anno abbiamo cambiato tattica: più giochiamo fisicamente e meno rischiamo degli infortuni, perché spesso questi avvengono quando si subiscono le cariche e il gioco fisico. Quest’anno siamo noi a dare colpi".

Cosa ne pensi di Kevin Romy?
"Per noi è fondamentale e se non è il miglior centro della Lega poco ci manca. Era partito da Ginevra qualche anno fa per andare a Lugano e ha conosciuto delle stagioni complicate, ma l’anno scorso ha ottenuto il momento migliore della sua carriera e ora è nuovamente in progressione. Questo è successo a Ginevra quindi per noi è perfetto".

E di Cody Allmond? Questo mezzo sconosciuto in cima alla classifica marcatori?
"È una grande sorpresa anche per noi. Sapevamo che aveva delle ottime qualità e che era un giocatore fisico, non sapevamo però come si sarebbe adattato al gioco europeo. Non ci aspettavamo che diventasse il TopScorer della squadra ed è chiaro che siamo molto contenti di lui, soprattutto perché ha la licenza svizzera. Il Lugano sono molti anni che adotta questa tattica di ingaggiare mezzi stranieri e ora anche McSorley si sta dando da fare. Abbiamo Vukovic e Fritsche per esempio. Con giocatori di un certo livello, questi trasferimenti diventano un grande vantaggio".

Quindi dopo due finali perse questo potrebbe essere l’anno buono per portare a casa il primo titolo della storia del Ginevra?
"Speriamo. Chiaramente miravamo al primo posto in classifica ma non ci aspettavamo un avvio così fulmineo. Adesso possiamo anche crederci. Puntiamo il titolo e penso che sia l’anno giusto per vincere, visto che abbiamo una grande qualità di gioco e di squadra. In panchina abbiamo inoltre gente del calibro di Walsky, Savary, Salmelainen e Picard che possono rimpiazzare qualche ipotetico infortunato".

Tu sei il capitano-uomo immagine di questa squadra. Come la vivi?
"Quest’anno è molto più semplice per me, visto che in squadra ci sono tanti leader che possono giudicare la situazione. Può darsi che i miei compagni ne avessero abbastanza di sentire parlare solo me in questi ultimi anni. L'arrivo di certi personaggi carismatici è importante per sostenere la squadra".

Eravate già forti prima del lock-out, ma quanto vi hanno aiutato gli arrivi di Weber e Couture?
“In estate McSorley non voleva affidarsi unicamente a giocatori del lock-out che avrebbero fatto la differenza solo fino alla durata del blocco, per poi penalizzare la squadra una volta partiti. Il nostro coach desiderava che i giocatori provenienti dalla NHL entrassero in un gruppo collaudato. Couture ci ha messo un attimo per entrare nel ritmo partita. Inizialmente non ha fatto vedere molto ma nelle ultime sfide si è sbloccato e ha fatto vedere di che pasta è fatto. Weber ci ha portato una grande stabilità soprattutto nel power play e con il suo gioco ci facilita la vita. Penso che una volta che partiranno la squadra sarà comunque molto forte. Il Berna per esempio con Josi e Streit ha tolto spazio ad alcuni giocatori che quando partiranno dovrannor ecuperare il ritmo. Da noi Weber ha preso il posto del giovane Antonietti, che già non giocava molto, quindi non crea un grande problema come a Berna".

A tuo avviso il lock-out durerà molto?
"Non saprei, anche nel 2004 hanno detto che sarebbe durato poco e invece è durato tutta la stagione. È difficile da dire, anche se i nordamericani non possono permettersi di perdere un’altra stagione. In ogni caso per l’occhio del tifoso questi arrivi sono eccezionali. Ci sono i più forti giocatori della NHL, da Seguin a Spezza a Bergeron. È arrivato anche Zetterberg e ora si parla di Sidney Crosby a Zurigo, vedremo”.

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