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PARKOURLa Valle Verzasca esalta il freerunning

09.09.12 - 17:39
Il lettone Pavel "Pasha" Petkuns si è aggiudicato la tappa ticinese del Red Bull Art of Motion Nature
Thomas Stöckli/Rainer Eder/Red Bull Contentpool
La Valle Verzasca esalta il freerunning
Il lettone Pavel "Pasha" Petkuns si è aggiudicato la tappa ticinese del Red Bull Art of Motion Nature
SPORT: Risultati e classifiche

LAVERTEZZO - Passi di breakdance, mosse di arti marziali, salti, scivoloni, capriole e tuffi mozzafiato. Tutto questo fra le rocce della Valle Verzasca per il Red Bull Art of Motion Nature, che ha riportato il freerunning urbano nel verde ponendo gli atleti di fronte a nuovissime sfide. Se in città tutto è più geometrico, con le sue formazioni rocciose, le sue gole e i suoi crateri, la valle ticinese è come un parco giochi che gli artisti del cemento non avrebbero mai potuto sognarsi, una sfida assolutamente nuova, come ha spiegato Kevin Fluri, freerunner basilese: "Tutto è in pendenza e tondeggiante, non ci sono le solite superfici piatte da cui spiccare il volo e su cui atterrare. Fantastico!".

La gara ha portato in finale ben dieci concorrenti, invece che otto, proprio per la bravura dei partecipanti, provenienti da tutto il mondo e facenti parte dell’élite internazionale. Chi a piedi nudi, chi con un primo salto spettacolare, chi cercando di toccare il meno possibile il suolo, ognuno ha cercato il suo percorso di un minuto e mezzo, studiato nei due giorni di preparazione. Certo agli occhi dei fruitori tutto sembra da fuori di testa, ma è giusto sottolineare che questi ragazzi si allenano da anni anche quattro o cinque ore al giorno per evitare rischi sul campo.

La vittoria è andata Pavel "Pasha" Petkuns, che ha dichiarato senza tentennamenti: "Sì, credo sia stata una buona gara e come sempre mi sono divertito". Il lettone ha stupito avversari e giuria iniziando la sua prova in verticale su una mano sola, per poi fare un salto inclinato e atterrare due metri più in basso, anche il seguito dell'esibizione è stato ricco di acrobazie e soprattutto ha corso fluidamente su tutti gli ostacoli, tutti altissimi. Secondo il connazionale Slava Petins, che ha cambiato mossa ogni secondo, correndo sulle rocce come se stesse scappando. Terzo gradino del podio per Josh Yadon, un concentrato di forza da Los Angeles.

Per quanto riguarda i colori rossocrociati, il quarto rango di Jesse Peveril è valso quanto un successo: il ginevrino si è qualificato per il Red Bull Art of Motion di Santorini (Grecia), la Wimbledon dei freerunner, poiché Petkuns si è assicurato già da tempo la pole position. “È un sogno poter gareggiare là – ha esclamato fra le lacrime il muscoloso svizzero - Santorini sarà uno spettacolo incredibile”.

 

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