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Bednar: "Con Huras è cambiato tutto. Possiamo andare lontano" L'ala ceca è uno dei punti di forza del Lugano, una squadra in crescita che non si pone limiti
LUGANO - Jaroslav Bednar. Basta il nome. Dopo un anno vissuto da protagonista assoluto e condito con il sigillo del titolo a Davos, il ceco ha deciso di fare mirabilie in riva al Ceresio. E ci sta riuscendo. Fin dalla prima volta in cui si è allacciato i pattini ed è sceso sul ghiaccio della Resega Jaroslav ha fatto la differenza. Sono i numeri a dirlo: i ventisette punti messi a referto in ventiquattro incontri fanno dell’ala il pericolo numero uno per le difese rivali. E i tifosi bianconeri godono. Dopo i balbettii ottobrini la squadra ha infatti cominciato a correre davvero, allontanandosi sensibilmente dalla linea, dall’orlo di quel precipizio che porta ai playout, e avvicinandosi alle migliori compagini del campionato.
“A inizio anno abbiamo incontrato qualche difficoltà – è intervenuto Bednar – abbiamo faticato a trovare continuità. Ora però è tutto diverso: stiamo crescendo”.
La svolta, a Lugano, è arrivata con il cambio di coach. Larry Huras, subentrato al dimissionario Barry Smith, ha dimostrato d’avere la bacchetta magica.
“Con lui è cambiato tutto, proprio tutto partendo dagli allenamenti, passando dalla mentalità e finendo con l’approccio e la gestione della gara”.
Il futuro ora sembra roseo. Le rivali, anche le più pericolose, non paiono più inarrivabili, irraggiungibili…
“Dobbiamo pensare partita per partita senza guardare troppo in là. Dobbiamo rispettare ogni avversario e dare il massimo, il 100%. Se riusciremo a fare ciò potremo fare bene”.
La rincorsa è stata lanciata. Ma questo Lugano dove può arrivare veramente?
“Ho buone sensazioni le stesse che sentivo l’anno passato a Davos. Ma ora è meglio pensare solo a lavorare”.
Così martedì nelle partite del 25esimo e 26esimo turno
19.45 Lugano - Zugo
19.45 ZSC Lions - Davos
La classifica aggiornata è pubblicata nella sezione HOCKEY
