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HOCKEYIn Ontario il giovane Lino Martschini ha grandi progetti per la NHL

25.11.10 - 10:02
Il piccolo 17enne (165cm) è stato scelto al primo turno degli "import draft" dell'Ontario Hockey League dai Peterborough Petes e punta in alto: "St. Louis ce l'ha fatta, perché io non dovrei?"
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In Ontario il giovane Lino Martschini ha grandi progetti per la NHL
Il piccolo 17enne (165cm) è stato scelto al primo turno degli "import draft" dell'Ontario Hockey League dai Peterborough Petes e punta in alto: "St. Louis ce l'ha fatta, perché io non dovrei?"
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PETERBOROUGH – Di talenti svizzeri che varcano l'oceano per tentare l'avventura in nordamerica negli ultimi anni ce ne sono stati molti, su tutti Niederreiter che con il tempo potrebbe trovare un posto fisso negli Islanders. Un ragazzo molto promettente di cui non si è mai parlato è però Lino Martschini - piccola ala destra di soli 17 anni cresciuto nello Zugo – che ad inizio stagione ha tentato il grande salto accettando la proposta dei Peterborough Petes, formazione che milita nell'Ontario Hockey League.

Quando Lino si è presentato per la prima volta ai compagni e allo staff – con i suoi 165 centimetri di altezza e 57 chi di peso – dopo essere stato scelto al primo round degli “import draft”, tutti erano piuttosto scettici, anche perché in aggiunta alla stazza il viso di Lino sembra essere quello di un ragazzino ancora più giovane. Martschini ha preso atto di queste critiche iniziali, ma sulla stampa locale ha risposto con un chiaro “watch me play”, invitando tutti ad assistere alle sue giocate prima di abbozzare dei giudizi. Chi lo ha fatto si è presto ricreduto.

“Ogni volta che vediamo Lino scendere sul ghiaccio e andare a fare check in tutti gli angoli della pista nonostante la sua stazza, siamo tutti motivati a fare meglio. Ha un grande cuore e sprona il resto della squadra a fare altrettanto”, ha spiegato il compagno Austin Watson.

Martschini è infatti dotato di una grande velocità che gli permette di arrivare il più delle volte primo sul disco e di evitare il contatto con gli avversari, sostanzialmente sempre più grandi e prestanti di lui. “Ho visto ragazzi mancarlo e sbattere violentemente contro la balaustra”, ha spiegato sorridendo sulle pagine del Toronto Star il DS Dave Reid. “Lo abbiamo voluto proprio per il suo dinamismo e la sua esperienza internazionale”.

Martschini si è così conquistato la fiducia del coach realizzando 5 gol e 8 assist nelle prime 17 partite, diventando anche un perno irrinunciabile del power play. Il giovane rossocrociato ha però purtroppo dovuto interrompere il suo cammino per alcune partite a causa di un infortunio rimediato in un match contro Kingston. A Lino però la situazione non è andata giù, dato che la sua ferma intenzione è quella di raggiungere un giorno la NHL.

“Ho dovuto saltare quattro partite”, ha spiegato il ragazzo. “Per me sono già quattro partite di troppo. Se non vado sul ghiaccio ogni giorno mi manca qualcosa, l'hockey è la mia vita”. La sua passione è nata infatti all'età di tre anni, quando la madre lo portava a vedere alcune partite dell'allora Serie B, ed è sfociata poco dopo sfidando sul ghiaccio il fratello Luca.

Negli ultimi anni il gioco della NHL è cambiato molto, consentendo anche a giocatori meno imponenti di farsi strada nella lega più importante al mondo. Ne è un chiaro esempio Martin St. Louis, stella dei Lightning, che ha militato a Losanna durante il lockout del 2004-2005. “L'ho visto dal vivo proprio in quell'occasione”, ha rivelato Martschini. “Se lui ce l'ha fatta, perché non potrei riuscirci anch'io?”.

A confermare le ambizioni del ragazzo c'è anche Wayne Smith, amateur scounting dei Boston Bruins: “Ha la determinazione di dire: 'Okay, uno su un milione ce la fa... Quell'uno sarò io!'”.

Foto d'apertura: web

 

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